Milano, 23 aprile 2009 - Telefono Arcobaleno, Associazione conosciuta in tutto il mondo perché da 13 anni opera in prima linea contro il traffico di bambini in internet, a seguito dell'approvazione in Senato del Decreto Sicurezza, denuncia che, per l'ennesima volta, sono state dimenticate le vittime del pedobusiness.

Nella legge non è infatti previsto il patrocinio gratuito dello Stato per quel bambino che sia stato sfruttato sessualmente dal pedofilo allo scopo di produrre e diffondere materiale pedopornografico.

"Miliardi di scambi nel web scandiscono la circolazione di immagini dello strazio di circa 40.000 bambini la maggioranza dei quali tra i 7 e i 9 anni, vittime dimenticate, le quali, in Italia, non potranno beneficiare delle tutele previste con il decreto sicurezza," dichiara il Presidente e fondatore di Telefono Arcobaleno Giovanni Arena, e sottolinea "è in atto un processo culturale pericoloso che vede considerare la pedofilia on line un crimine virtuale informatico e non un vero e proprio crimine contro l'umanità che coinvolge bambini veri e sempre più piccoli e che, come non ci stancheremo mai di sottolineare, ha poco a che fare con il virtuale, ma anzi alimenta quotidianamente un turpe mercato di esseri umani."

Per informazioni:
Maria Clara Marchi - comunicazione
T. 02.89691598 - F. 02.89691622 
clara.marchi@telefonoarcobaleno.org - www.telefonoarcobaleno.org  

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