Ginevra/Roma, 23 aprile 2009 - L'UNITAID e la Fondazione Clinton (Clinton Foundation's HIV/AIDS Iniziative - CHAI) hanno appena annunciato la riduzione dei prezzi, ottenuta con le società farmaceutiche, per 41 trattamenti antiretrovirali sia per adulti che pediatrici. L'organizzazione medica internazionale Medici Senza Frontiere (MSF) ritiene che questa sia una buona notizia, ma è da analizzare con attenzione.
Tra i vari prezzi diminuiti, uno dei più evidenti è quello del farmaco Tenofovir (TDF). Nel 2006, le direttive dell'Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) hanno proposto che gli stati iniziassero ad abbandonare le vecchie terapie basate sulla stavudina, causa di gravi effetti collaterali, a favore di altre meno tossiche basate sull'assunzione di una sola pillola al giorno che contenga il TDF. Fino ad oggi, però, il prezzo elevato del Tenofovir ha impedito l'utilizzo del farmaco su numerosi pazienti che quindi non hanno avuto accesso ad una migliore terapia.
"Questi nuovi costi aiutano a ridurre uno dei maggiori ostacoli a utilizzare il trattamento migliore su tutti i pazienti", afferma Janice Lee, coordinatrice farmaceutica della campagna Accesso ai farmaci di MSF. "Sfidiamo i donatori e i governi a lanciare questo nuovo trattamento e esortiamo l'OMS a velocizzare il processo di pre-qualificazione del trattamento a base di tre pillole in una e che contiene il Tenofovir."
E' inoltre significativo il fatto che il prezzo del lopinavir/ritonavir (LPV/r), per il trattamento annuale di un paziente, sia stato portato al di sotto dei 500 dollari. Il LPV/r è uno degli inibitori di proteasi raccomandato dall'OMS per il trattamento di seconda-linea. Ciò significa che i produttori generici stanno rendendo il costo di questo farmaco fondamentale più accessibile rispetto ai Laboratori Abbott, detentori del brevetto, che negli anni passati hanno limitato molto l'accesso all'LPV/r nei paesi in via di sviluppo.
"Ancora una volta, questa caduta dei prezzi dimostra che la competizione tra i produttori generici è l'arma vincente per far diminuire il costo di farmaci salva-vita", afferma Micelle Childs, responsabile della Policy e Advocacy di MSF.
Mentre Fondazione Clinton-CHAI annuncia che i prezzi per questi nuovi farmaci generici scontati sono aperti ai 70 stati compresi nel suo consorzio, in alcuni di questi paesi i farmaci sono brevettati dalla compagnia ideatrice. Ciò significa che le versioni generiche dei medicinali non possono entrare a meno che non ci sia un accordo volontario, o lo stato non emetta una licenza obbligatoria. Il risultato è in questi paesi i pazienti non avranno accesso alle versioni generiche più economiche. Ciò vale per stati come la Cina, il Sud Africa o la Colombia.
"Per alcuni degli stati inclusi nella lista del CHAI questi prezzi saranno inaccessibili in realtà, questo è il limite dell'annuncio. Finché non sarà presentata una strategia chiara dall'UNITAD e dal CHAI per superare questi impedimenti all'accesso ai farmaci più economici, questa riduzione dei prezzi resterà solo una promessa sulla carta. La proposta dell'UNITAD è di istituire un brevetto generale per i farmaci per l'HIV-AIDS, a disposizione di tutti gli stati in via di sviluppo perché possano beneficiarne. Inoltre, l'OMS dovrebbe assistere sia dal punto di vista amministrativo che tecnico tutti quei paesi che dovranno emettere una licenza obbligatoria".
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