di Stefano Arduini
Secondo l'ex dirigente sovietico: "occorre costruire una nuova architettura politica mondiale capace di promuovere un "governo" della collettivita'"
"Il pericolo maggiore per il mondo, la sua stabilita' e la pace, non e' tanto il terrorismo mondiale e le cosiddette nuove guerre di civilta', quanto la permanenza al di la' del 2020-25, dello stato di poverta' assoluta di una parte spaventosamente grande della popolazione mondiale". E' quanto sostiene Mikhail Gorbaciov, in un messaggio inviato agli organizzatori del convegno internazionale "Dai poveri illegali alla illegalita' della poverta'" che si e' aperto a Firenze. Secondo Gorbaciov "occorre costruire una nuova architettura politica mondiale capace di promuovere un "governo" della collettivita' umana fondato sul diritto di vivere per tutti". "L'esigenza di questa architettura - ha aggiunto - non e' sentita con la stessa intensita' e grado di urgenza in seno alle classi dirigenti mondiali, il che costituisce un ostacolo maggiore per il raggiungimento dell'obiettivo di un mondo senza poveri". Nel messaggio inviato da Mario Soares, presidente del comitato internazionale "Contratto Mondiale acqua" e presidente del Portogallo dal 1986 al 1996, si sottolinea che "l'Europa comune deve essere capace di generare una nuova forza di nuovi "sogni comuni". Bisogna lavorare - ha proseguito - perche' l'Europa dei 25 e piu', vada al di la' delle scelte che sono state fatte finora, per darsi al contrario, come priorita' l'imperativo di promuovere delle soluzioni efficaci che siano finalizzate alla costruzione di un mondo senza poveri". Per Danielle Mitterrand, presidente della "Fondazione Danielle Mitterrand - France Liberte's" "la poverta' non e' una fatalita' ma il risultato di una politica mondiale che abbandona una parte dell'umanita'".
Vita, 9 settembre 2005