L'ultimo spot televisivo dell'acqua Rocchetta, in cui una ragazza ?normale' è messa a confronto con l'ex Miss Italia Cristina Chiabotto e presa più volte in giro per la sua fisicità rappresenta un'offesa a tutte le donne ed offre un messaggio molto pericoloso.

"O sei magra e alta 1.80 cm o non sei bella e quindi non puoi essere accettata dalla società": è questo ciò che la pubblicità in questione trasmette, un concetto che rischia di vanificare tutti gli sforzi compiuti fino ad oggi per contrastare, soprattutto tra le giovani donne, fenomeni come bulimia e anoressia.

In un momento in cui gli ultimi dati forniti dalla Sisdca, Società italiana per lo studio dei disturbi del comportamento alimentare, parlano di allarme socio-sanitario con 150/200 mila donne di età compresa tra i 12 e i 25 anni colpite da questi due disturbi alimentari, di cronicizzazione della malattia e di complicanze mediche e psicologiche tali da poter far arrivare al suicidio, una pubblicità del genere è davvero inaccettabile.
Il Moige - Movimento Italiano Genitori da anni è impegnato nella lotta ai disturbi alimentari e proprio in questi giorni si appresta a presentare la denuncia allo IAP - Istituto dell'Autodisciplina Pubblicitaria - e alle autorità competenti per chiedere l'immediato ritiro dello spot, confidando in una rapida e seria presa di posizione da parte di questi organi al fine di arginare il dilagare di queste due terribili malattie.

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