Sabato 18 aprile, alle 11.00, presso l'Aula Magna della Facolta' di Medicina in Viale San Pietro a Sassari, si terra' l'incontro "Emergency in Africa".

Interverranno:
- il dott. Sandro Contini, chirurgo per Emergency in Sierra Leone
- la dott.ssa Alessandra Napoleone, cardio-anestesista per Emergency in Sudan

I volontari del Gruppo Emergency di Sassari saranno presenti con un banchetto informativo e di raccolta fondi.

L'incontro e' aperto a tutti i volontari, amici, simpatizzanti e sostenitori di Emergency ed e' una bella opportunita' di poter condividere emozioni, passioni e motivazioni attraverso le testimonianze umane e professionali del personale internazionale che ha operato nei centri Emergency africani in Sierra Leone e in Sudan.

Mentre Giovedì 16 aprile, i volontari di Emergency Sassari saranno presenti al Teatro Verdi, in via Politeama a Sassari, con un banchetto informativo e di raccolta fondi, in occasione dello spettacolo "Decameron" di Daniele Luttazzi, organizzato dalla cooperativa Le ragazze terribili. Apertura ore 21.00.

Per maggiori informazioni:
emergencysassari@yahoo.it

Emergency è un'associazione umanitaria fondata a Milano nel 1994 per portare aiuto alle vittime civili delle guerre e della povertà. Dal 1994 a oggi, Emergency è intervenuta in 14 paesi, costruendo ospedali, centri chirurgici, centri di riabilitazione, centri pediatrici, posti di primo soccorso, centri sanitari, un centro di maternità e un centro cardiochirurgico. Su sollecitazione delle autorità locali e di altre organizzazioni, Emergency ha anche contribuito alla ristrutturazione e all'equipaggiamento di strutture sanitarie già esistenti. Dal 1994 a dicembre 2008, i team di Emergency hanno portato aiuto a oltre 3.177.000 persone. Emergency è stata giuridicamente riconosciuta Onlus nel 1998 e Ong nel 1999 mentre dal 2006 è riconosciuta come Ong partner delle Nazioni Unite - Dipartimento della Pubblica Informazione.

Sierra Leone - In sintesi
Le enormi ricchezze minerarie hanno rappresentato una condanna per la Sierra Leone, più che un'opportunità di sviluppo. Una guerra spaventosa, combattuta a colpi di machete anche per mano di soldati bambini, ha causato almeno settantacinquemila vittime (su una popolazione di quattro milioni e mezzo di persone) con migliaia di persone deliberatamente mutilate, e ha costretto due terzi della popolazione alla fuga in Guinea e Liberia. La guerra civile ha distrutto le infrastrutture sanitarie del paese. Il tasso di mortalità infantile, fino al 2005 il più alto al mondo, è determinato principalmente dalla diffusione di malaria, diarrea e infezioni. Nel 2001 Emergency ha avviato a Goderich, un villaggio alla periferia di Freetown, un programma destinato alle vittime di guerra successivamente ampliato alla cura dei pazienti ortopedici e di tutte le emergenze chirurgiche. Nel 2002, accanto all'ospedale è stato costruito un Centro sanitario pediatrico per la cura di malaria, anemia e infezioni respiratorie. In Sierra Leone Emergency ha finora curato oltre 256.000 persone.

Sudan - In sintesi
Il più grande paese dell'Africa; una guerra civile protrattasi per oltre vent'anni tra il governo settentrionale arabo e musulmano e i ribelli che rivendicano l'indipendenza delle regioni meridionali a prevalenza cristiano-animista; un'intera regione - il Darfur - prostrata da una guerra degenerata in uno dei più violenti conflitti d'Africa. In Sudan l'aspettativa di vita è di 55 anni, la mortalità infantile sotto i cinque anni si attesta intorno al 107 per mille, il 50% della popolazione non ha accesso ai farmaci essenziali ed esistono 16 medici ogni 100.000 abitanti. Nella primavera 2004 Emergency è intervenuta nel Nord Darfur a sostegno degli ospedali di Mellit e al Fashir. Nel 2005 ha aperto un Centro pediatrico per offrire assistenza gratuita ai bambini del campo profughi di Mayo, nei sobborghi della capitale. Dall'aprile 2007 a Soba, a 20 chilometri da Khartoum, è operativo un Centro regionale di cardiochirurgia che offre assistenza altamente specializzata e gratuita ai pazienti provenienti dal Sudan e dai paesi confinanti. Il Centro, chiamato "Salam" (pace), sarà collegato a una rete di cliniche situate in diversi paesi della regione dove - oltre all'assistenza pediatrica - verrà effettuato lo screening e il follow up dei pazienti cardiopatici da trasferire al Centro Salam.

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