Stamane sono stati esplosi colpi di arma da fuoco contro Piero Schirripa, mentre percorreva con la propria autovettura la strada che da Rosarno conduce a Vibo Valentia, e dai quali è rimasto miracolosamente incolume!
Piero Schirripa è Direttore Sanitario dell'Ospedale di Vibo Valentia ma è anche presidente della cooperativa Valle del Bonamico, associata al Consorzio Sociale GOEL, nata nella Locride per offrire opportunità di lavoro e riscatto a persone ex-detenute e per sottrarre il maggior numero di persone possibile al percorso delinquenziale e criminale della 'ndrangheta.
Noi conosciamo Piero Schirripa sopratutto in questa veste, presidente instancabile di una cooperativa la cui produzione di frutti di bosco fuori stagione ha dato opportunità occupazionali a tante persone, in aree difficili, delle quali molti parlano ma nelle quali pochi preferiscono realizzare iniziative concrete. Non abbiamo idea delle ragioni che hanno condotto al gesto di stamane, ma QUALUNQUE ESSE SIANO SIAMO INDIGNATI e CONDANNIAMO CON FORZA L'IGNOBILE E VIGLIACCO TENTATIVO!
Siamo stanchi di questo bollettino di guerra: non c'è giorno che nei giornali della nostra regione non appaiano atti di violenza, di sopraffazione e di malaffare. In Calabria la vita non vale nulla, è in atto una continua carneficina: si muore e si continua a morire nell'indifferenza generale del nostro paese. Siamo stanchi di subire intimidazioni, attentati, furti, danneggiamenti, campagne diffamatorie, e ora anche presunti tentativi di omicidio... Tutti atti che sembrano legati da un filo comune: l'aver spiegato, denunciato e combattuto il sistema di collusioni tra 'ndrangheta e massonerie occulte. Fin dove dovremo arrivare per assistere ad una reazione dura, seria e massiccia??
PRETENDIAMO dunque che lo Stato, le Istituzioni, le persone, le forze sane e democratiche PROTEGGANO chi è in prima linea, nel sociale, nella cooperazione, nella magistratura, nelle forze dell'ordine, nella politica, nell'impresa, nelle istituzioni, coloro che in un modo o nell'altro cercano di cambiare qualcosa, di opporsi, di denunciare, di combattere questo sistema di morte.
La 'ndrangheta parla attraverso i suoi atti criminali che divengono chiari segni di sovranità nei territori. Lo Stato, se non reagirà con prontezza e decisione, parlerà attraverso la sua impotenza e passività, consegnando - di fatto - il nostro paese nelle mani della 'ndrangheta, delle mafie e dei poteri occulti e deviati.
Rimaniamo disponibili a collaborare con gli organi inquirenti, se questo fosse in qualche modo utile a fare giustizia e chiarezza, ma sopratutto, NON CI LASCEREMO INTIMIDIRE, e con l'aiuto di Dio, faremo sì che questo gesto produca esattamente il contrario di ciò che si proponeva di conseguire!
Gioiosa Jonica 6 aprile 2009il
Consorzio Sociale GOEL