Si gioca sul binomio trasparenza e qualità la sfida di CSVnet, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato, di sostenere la crescita di un Volontariato in Italia sempre più consapevole e autonomo. Una sfida che può dirsi vinta, visto che, in base a quanto emerso nel corso del convegno Bilanciamoci, Trasparenza e Qualità dei Centri di Servizio, tenutosi ieri mattina presso la sede del CNEL, quasi tutti i Centri di Servizio per il Volontariato (CSV) hanno adottato strumenti di rendicontazione economica e sociale, modelli per la rilevazione dei bisogni e la valutazione della qualità dei servizi erogati.
L'evento arriva a conclusione del percorso realizzato da CSVnet per promuovere qualità e trasparenza e presentare ufficialmente le Linee guida per la redazione dei bilancio di esercizio e del bilancio sociale dei CSV, redatte in collaborazione con l'Agenzia per le Onlus che ha partecipato all'incontro.
"Ammontano a circa 500 milioni di euro i fondi che i 77 CSV italiani hanno acquisito dal 1991 ad oggi dalle Fondazioni di Origine Bancaria, - ha affermato nel corso del convegno Alessandro del Castello, Vice Direttore ACRI - credo quindi che sia prioritario rendere il bilancio sociale uno strumento che non si limiti a comunicare e interpretare le attività svolte dai Centri ma divenga un modello di programmazione e pianificazione che arrivi a tutte le attività e i settori dei Centri di Servizio".
Il dato preoccupante è che le cifre messe a disposizione del Volontariato sono destinate a diminuire, secondo quanto ha affermato Alessandro Rivera, della Direzione IV del Dipartimento del Tesoro Ministero dell'Economia e delle Finanze nel corso del convegno "È possibile stimare per il 2008 una diminuzione del 40% dell'avanzo con un conseguente calo dell'1/15 dei fondi destinati al volontariato tramite i CSV, come previsto nell'art.15 della legge 266/91".
Decisa la reazione dei rappresentanti del volontariato presenti - Emma Cavallaro, vicepresidente vicaria Convol e Fausto Casini del Forum Nazionale del Terzo Settore: Anche in un momento di grave crisi economica come quello che stiamo vivendo il contributo dei Centri di Servizio è essenziale per la crescita del Volontariato, soprattutto in termini di formazione, aggiornamento e innovazione.
"Essenzialità, responsabilità e trasparenza sono le parole chiave per rispondere alla crisi. Siamo convinti che il prezioso ruolo di controllo debba continuare ad essere esercitato nel rispetto della autonomia del Volontariato, magari potenziando il ruolo dei revisori dei conti e dei collegi sindacali, ma evitando di sconfinare nel rischio di voler dare l'indirizzo al volontariato. Di fronte a questa crisi i CSV vogliono garantire le attività di servizio al Volontariato; pertanto dal 21 febbraio scorso si sono impegnati ad una maggiore efficienza e, con questi risparmi, si sono impegnati a costituire un fondo di stabilizzazione delle attività in modo da garantire una continuità nell'erogazione delle prestazioni. Questo sempre nel rispetto dei vincoli di destinazione dei fondi. Chiediamo alle Fondazioni e ai Co.Ge. di collaborare a questo percorso di trasparenza e responsabilità per il bene del Volontariato" ha concluso Marco Granelli, presidente di CSVnet.
Da oggi sul sito di CSVnet sono disponibili i bilanci economici e sociali dei CSV.
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