Si disputerà il 4 aprile prossimo la grande finale delle Olimpiadi umanitarie europee, il progetto organizzato nelle scuole da Echo (il Servizio Aiuti Umanitari della Commissione europea) con l'obiettivo di informare e sensibilizzare i ragazzi sul ruolo svolto dalla Commissione europea in materia di aiuti umanitari.
Le scuole coinvolte sono stati tutti gli istituti superiori (e in particolare le classi quarte) di 8 città: Milano e Bergamo per la Lombardia, Torino e Novara per il Piemonte, Bologna e Parma per l'Emilia Romagna, Venezia e Verona per il Veneto.

Il progetto, nel complesso, si è sviluppato attraverso diverse fasi di animazione ludico-pedagogica. C'è stata una prima fase di formazione nei mesi di febbraio e marzo, nei quali gli animatori formati da Echo hanno tenuto delle lezioni in 160 classi sul tema degli aiuti umanitari. Al termine delle lezioni i ragazzi sono stati sottoposti a un quiz, il cui punteggio finale è servito per stabilire una graduatoria: per ogni città è stata individuata la scuola col punteggio più alto, ovvero la scuola rappresentativa della città per concorrere alla grande finale del 4 aprile 2009.
Questo evento finale si terrà al PalaSharp di Milano (inizio alle ore 15) e sarà a ingresso libero per chiunque desideri assistere all'incontro-scontro delle 8 scuole finaliste in questa ultima fase delle Olimpiadi umanitarie europee, dove i ragazzi si confronteranno in una serie di prove sia culturali che fisiche.

Questi giochi riprenderanno i temi affrontanti in classe. Per esempio, per il tema dell'acqua sarà realizzato un gioco consistente nel trasporto di contenitori d'acqua lungo un percorso a ostacoli con lo scopo di sprecarne il meno possibile durante la cosa. E ancora: il gioco corrispondente al tema dell'educazione sanitaria è la simulazione del trasporto in barella di un ferito e il suo bendaggio; la costruzione di un rifugio ha l'obiettivo di mettere in piedi con materiali di fortuna una "casa" per un rifugio temporaneo; la comunicazione è resa attraverso un calcetto a cinque all'interno di una struttura di plastica, che ha l'intento di dimostrare anche la solidarietà all'interno di una squadra.
I premi in palio per i vincitori: una medaglia per le prime tre scuole classificate, e in più alla prima verrà consegnata una coppa e sarà data la possibilità a due dei suoi studenti (estratti a sorte) di vincere un viaggio a Bruxelles per visitare le Istituzioni europee.

L'evento del 4 aprile sarà condotto da Federico Taddia, noto conduttore radiofonico che si è distinto, anche nella sua attività di giornalista e di autore televisivo, per essersi sempre occupato di temi vicini e interessanti per i ragazzi.

"Ho accettato questa collaborazione con Echo, perché mi piace sempre l'idea dei ragazzi che si mettono in gioco", racconta Federico, "Credo inoltre che l'elemento ludico sia un ottimo strumento per "mettersi nei panni altrui", e con la scusa della sfida si tenta di vincere una sfida ancora più grande: quella di toccare e sfiorare argomenti tosti e apparentemente lontani e difficili. Si pensa che i ragazzi di oggi siano indifferenti e apatici: questo progetto è invece la conferma che è solo questione di comunicazione: bisogna trovare modi nuovi per intergiare con i ragazzi, e loro sono pronti ad affrontare qualunque argomento, con serietà, partecipazione, disincanto ed empatia".


Sarà inoltre importante per la realizzazione di questa finale il supporto di alcuni partner importanti di Echo, ovvero coloro che forniscono l'aiuto umanitario sul territorio; sono le ONG AVSI, COOPI, Terre des Hommes, CISP, UNICEF e Croce Rossa Italiana, che allestiranno il villaggio umanitario all'entrata del PalaSharp fornendo materiale informativo.

Per il pubblico che volesse richiedere info sull'evento finale, scrivere a info@echo2009.it  Per approfondimenti sulle Olimpiadi, visitare il sito www.echo2009.it  

APPROFONDIMENTI
Le Olimpiadi umanitarie europee sono state realizzate per la prima volta lo scorso anno in Slovacchia. Ora in Italia si tratta del secondo "esperimento".
In entrambi i casi la risposta degli studenti è stata elevata e caratterizzata da molto interesse Le Istituzioni europee nutrono la ferma convinzione che sia fondamentale avvicinarsi ai cittadini europei, mettendo in evidenza azioni fattive della UE. L'aiuto umanitario fa parte di queste attuazioni concrete della Commissione, illustrando i suoi valori e dando corpo al progetto europeo. E quando si parla dei cittadini, va considerato che i giovani svolgono un ruolo preponderante, per questo motivo è essenziale coinvolgerli nel dialogo sull'Europa.

"Risale al 1992, nel contesto della guerra dei Balcani, la decisione dell'Unione europea di dotarsi di un servizio specificamente dedicato all'aiuto umanitario. E' stata d'altra parte un'italiana, Emma Bonino, la prima Commissaria europea responsabile per questo portafoglio. Da quell'anno, la Commissione europea ha finanziato e coordinato operazioni umanitarie in più di cento Paesi fuori dall'Unione", commenta Simon Horner, Direttore della Comunicazione di Echo, "Un fatto che forse è poco noto è che la Commissione europea è uno dei principali donatori di aiuti umanitari del mondo. Nel solo 2008, la Commissione ha erogato quasi un miliardo di euro per programmi umanitari. Inoltre, se si considerano anche gli aiuti forniti dagli Stati membri, l'Unione europea in totale fornisce circa il 50% dell'aiuto umanitario globale annuale. Echo, il servizio di Aiuti Umanitari della Commissione europea, come donatore fornisce un aiuto umanitario diretto ai popoli bisognosi, indipendentemente dalla loro nazionalità, religione, sesso o origine etnica. Ciò in applicazione dei principi umanitari quali l'imparzialità, l'indipendenza e la neutralità".

Echo è il servizio degli Aiuti Umanitari della Commissione europea. Esso fornisce assistenza e aiuti di emergenza alle vittime di catastrofi naturali o di conflitti al di fuori dell'Unione europea. Questo aiuto si rivolge direttamente alle popolazioni in pericolo, senza distinzione di razza, di religione o di opinione politica. Per compiere la sua missione, il servizio di Aiuto Umanitario mobilita rapidamente aiuti in natura (beni di prima necessità, derrate specifiche, attrezzature mediche, medicinali,?) o sotto forma di servizi (squadre di medici, squadre di intervento per la depurazione delle acque, sostegno logistico), coinvolgendo i suoi partner: agenzie specializzate delle Nazioni Unite, Croce Rossa e più di 160 organizzazioni non governative (ONG). Dalla sua creazione, nel 1992, Echo è intervenuto con aiuti di emergenza e di aiuti alla ricostruzione in situazioni di crisi in più di 100 Paesi nel mondo.
Il bilancio annuale gestito da Echo è di circa 770 milioni di euro. Per ulteriori informazioni su Echo : http://ec.europa.eu/echo

Ufficio Stampa:
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