Dominic Nutt, portavoce di Save the Children, ha dichiarato: "Il luogo migliore dove vivere per un bambino è la propria famiglia e la propria comunità. La maggior parte dei bambini che vivono in orfanotrofio hanno almeno un genitore in vita o vivono in una "famiglia allargata" che può prendersi cura di loro in assenza dei genitori".
Save the Children contempla l'adozione internazionale solo come extrema ratio, nel caso in cui un bambino è realmente orfano e se si sono tentate tutte le possibili soluzioni alternative nel proprio Paese. Inoltre ogni adozione internazionale deve essere portata avanti nel rispetto di quanto previsto dalla Convenzione de L'Aja sulla tutela dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale.
"L'adozione internazionale può a volte esacerbare il problema che vorrebbe risolvere. L'esistenza degli orfanotrofi, spesso, induce i genitori indigenti ad abbandonare i bambini nella speranza che abbiano una vita migliore. Conseguentemente, l'adozione internazionale e gli orfanotrofi che spesso sono volti a dare ai bambini dei genitori adottivi che arrivano dall'estero, possono distrarre l'investimento di fondi che potrebbero essere utilizzati per tenere unite le famiglie e prevenire la possibilità che i bambini vengano allontanati dai propri genitori."
"In alcuni Paesi, l'adozione internazionale è anche un grande business. Agenzie senza scrupoli possono approfittare della vendita dei bambini, senza assicurarsi che il bambino sia realmente adottabile o effettuare i dovuti controlli sui genitori adottivi. E tutto questo mette i bambini a rischio di traffico, abuso e sfruttamento", continua Dominic Nutt.
"Esortiamo ogni persona nota ad essere di esempio e seguire le procedure internazionali volte a proteggere i bambini e ad assicurare che non ci siano altre possibilità per i bambini in questione all'interno della propria comunità. Se una celebrità vuole realmente aiutare i bambini dei paesi in via di sviluppo, può farlo dando il proprio supporto alle organizzazioni che, come Save the Children e tante altre, lavorano per apportare reali benefici nella vita dei bambini nelle loro comunità di origine", ha concluso Dominic Nutt.
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