Genova si scopre frontiera del diritto all'acqua per tutti

Dopo il World Water Forum appena conclusosi a Istanbul, arrivano a Genova i primi testimoni della resistenza contro le privatizzazioni dell'acqua. Esperti di Salvador, Honduras e Nicaragua raccontano i gravi impatti dei profitti delle grandi imprese dei servizi sulle loro popolazioni. Ed Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua rivela che l'Italia è l'unico Paese al mondo ad aver imposto la privatizzazione di un diritto fondamentale. Un problema anche per Genova, un buon affare per le sue imprese. 

E' da diversi anni che le organizzazioni non governative italiane attraversano con carovane di solidarietà e conoscenza i Paesi teatro delle più gravi violazioni dei diritti umani di tutto il mondo. Tra queste una delle più crudeli è il mancato accesso all'acqua potabile, che porta alla morte milioni di persone ogni anno in tutto il mondo, in particolare i bambini. A Istanbul si è appena concluso il World Water Forum organizzato dalle Nazioni Unite, contestato pacificamente dalla società civile perché vedeva ospiti d'onore quelle stesse società che, privatizzando i servizi idrici, sottraggono il diritto all'acqua potabile ai più poveri tra gli abitanti del pianeta. A sorpresa, questo è un problema che riguarda da vicino anche i più poveri nel nostro Paese, unico nel mondo ad aver votato una legge che costringe gli Enti locali a a privatizzare i servizi idrici. Ma che permette, come nel caso di Genova, alle ex municipalizzate dell'acqua, grandi affari nel nostro Paese e in giro per il mondo.

Lo racconterà Emilio Molinari, presidente del Comitato Italiano per un Contratto Mondiale sull'Acqua venerdì 27 marzo 2009 presso l'Aula Mazzini, Facoltà di Scienze Politiche, Università degli Studi di Genova, via Balbi 5 - Genova, dalle ore 10 alle ore 17, nel corso del Convegno "ACQUA E BENE COMUNE - Dal Forum di Istanbul alla Carovana dell'Acqua ponte tra Italia e Centro America". L'iniziativa è organizzata da Cospe Genova, Fairwatch e Legambiente Liguria in collaborazione con Ministero Affari Esteri - Direzione Generale - Cooperazione allo Sviluppo, Università degli Studi di Genova - Facoltà di Scienze Politiche, Acquario di Genova, Costa Edutainment con il Patrocinio di Regione Liguria, in partenariato con Contratto Mondiale dell'Acqua, Gruppo Transcultura Donna.

Tra gli altri interventi Carlos Cotto - Fundacion Salvadoreña para la Reconstrucción y el Desarollo; Luigi Partenza - ONG COSPE; Luigi Visigalli - TASM; Alberto Zoratti, Fairwatch; Davide Miozzo, Clima Foundation.

A seguire, alle ore 19, presso Sala Nautilus, Acquario di Genova, Area Porto Antico si proietterà il film sulla Carovana dell'Acqua in Centro America e si potrà discutere con chi ha partecipato alla carovana ed in particolare: Cinzia Thomareizis, Ass. S. Angelo Solidale-Onlus coordinamento Carovana; Giovanna Vanelli , Legambiente Lombardia; Luigi Visigalli , TASM; Jorge Alcides Linares, Direttore del Dipartimento per lo sviluppo comunitario - Associazione Hermandad de Honduras; Carlos Cotto, Fundacion Salvadoreña para la Reconstrucción y el Desarollo; Luigi Partenza, responsabile Cospe in Nicaragua.

Un anticipo della relazione di Emilio Molinari
Emilio Molinari, appena tornato dal World water forum di Istanbul analizza la situazione mondiale e italiana con allarme: "Al Forum tra i Paesi europei solo Francia e Spagna hanno sottoscritto una dichiarazione con altri 20 stati, che dichiara che l'acqua è un diritto dell'uomo rendendo palese il fatto che il nostro continente non è in grado di avere un ruolo", ha dichiarato. "L'Italia in particolare è l'unico paese al mondo che rende obbligatorio la privatizzazione dell'acqua nei comuni entro il 2010 con la Legge 133, articolo 23 bis, allegata all'ultima Finanziaria. Questa indicazione rende obbligatorio per i Comuni mettere a gara un pacchetto azionario per privati rendendo la privatizzazione, appunto, inevitabile". Genova - continua Molinari - è battistrada di questa operazione con Iride che unendo Genova e Torino forma una nuova società Multiutility per andare all'assalto dei servizi idrici di mezzo mondo. La privatizzazione a Genova ha già peggiorato, per di più, le perdite in rete e le tariffe per gli utenti, con il pericolo della diminuzione dei controlli che dovrebbero essere giornalieri ma per ragioni di risparmio potrebbero diminuire, rendendo le acque più a rischio". Genova, rivela Molinari "è tra le più aggressive realtà nazionali. L'acquisizione della gestione di Sicilia Acque, che garantisce l'acqua a Palermo, è un frutto di questa politica che porta a entrare in territori delicati senza garantire il diritto al servizio".

Altri approfondimenti e retroscena della situazione cittadina, nazionale e internazionale verranno forniti nel corso del convegno. 

Monica Di Sisto - Vice presidente [fair] Commercio Equo, Sostenibilità, Comunicazione www.faircoop.it  
leggi [fair]watch, a volo radente sull'economia globale www.fairwatch.splinder.com

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni