Save the Children Italia dal 2003 lavora nei Territori Palestinesi con progetti sulla prevenzione degli abusi negli istituti penali minorili e di supporto ai rifugiati nei campi profughi.

Nel dicembre del 2008, siamo intervenuti per far fronte all'emergenza causata dall'inasprirsi del conflitto arabo-israeliano e portare aiuti alla popolazione civile. Grazie al sostegno di numerosi donatori in tutto il mondo, fino ad oggi abbiamo raggiunto 68.460 persone, di cui 39.687 bambini. Abbiamo distribuito materiali di prima necessità come acqua potabile, cibo, coperte, pannolini per i bambini e kit igienico-sanitari.

Chiara Segrado, Coordinatrice Regionale per il Medio Oriente, l'Asia e i Balcani per Save the Children Italia, ci ha portato la sua testimonianza da Gaza sulle attuali condizioni di vita della popolazione.

"In alcune aree, la Striscia di Gaza è stata completamente distrutta.
Famiglie intere hanno perso la casa, ma anche i campi ed i frutteti utili al sostentamento. Numerosi ordigni ancora inesplosi rendono insicure molte aree della zona e le strade restano deserte. Save the Children ha creato degli spazi sicuri accanto alle scuole, dove i bambini possono riunirsi, giocare e studiare tranquilli, al riparo dai pericoli. Purtroppo però molti di essi sono ancora spaventati, soprattutto dal rumore degli aerei. Alcuni di loro hanno perso parte della famiglia e visto bruciare le proprie case.

Una delle maggiori preoccupazioni attuali è costituita dalla situazione sanitaria della Striscia di Gaza: le fogne ed i rifiuti a cielo potrebbero causare, non appena il clima dovesse diventare più caldo, delle malattie nella popolazione, in particolare nei bambini, più deboli e vulnerabili."

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