A chi piace usare il preservativo durante un rapporto sessuale? Probabilmente a nessuno. Però in molti contesti, e in particolare là dove l'Aids è una pandemia che miete vittime quotidianamente e rende orfani migliaia di bambini, il preservativo è una necessità, l'unico modo per esercitare il proprio diritto alla salute e alla vita.
"I preservativi maschili e femminili sono uno strumento essenziale e sicuro per prevenire la trasmissione dell'HIV/AIDS, oltre che per consentire alle coppie di pianificare le gravidanze e distanziare le nascite", sottolinea Daniela Colombo, presidente di AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, "aumentando la possibilità di avere una gravidanza e un parto sicuri e evitando il ricorso all'aborto in caso di gravidanze non volute". Mentre il Papa visita l'Africa e fa affermazioni su contraccezione, AIDS, aborto e salute riproduttiva, le donne africane continuano a morire di AIDS, di aborto e di parto.
I numeri parlano chiaro: nei paesi in cui la diffusione dell'HIV ha raggiunto cifre altissime, molto spesso è stata riscontrata anche una percentuale elevata di "fabbisogno insoddisfatto" di contraccettivi. In Botswana, ad esempio, paese dove gli adulti (15-49 anni) che convivono con HIV e AIDS sono il 23,9%, le donne dai 15 ai 49 anni sposate che, pur desiderandolo, non hanno accesso ai contraccettivi moderni sono il 44,7%, secondo i dati diffusi nel 2007 da UNAIDS e dalla Divisione per la Popolazione delle Nazioni Unite.
Delle 529.000 morti per cause legate alla gravidanza e al parto che avvengono ogni anno nel mondo, 79.000 sono provocate da aborti clandestini e in condizioni non sicure (dati UNFPA, Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione). È solo attraverso l'uso della contraccezione, compreso l'uso dei preservativi maschili e femminili, che le gravidanze possono essere pianificate, evitando il ricorso all'aborto. L'OMS, Organizzazione mondiale della sanità, stima che il 97% degli aborti non sicuri avviene nei paesi in via di sviluppo. Assicurare che il fabbisogno di contraccettivi sia soddisfatto e che tutti gli aborti siano sicuri consentirebbe di ridurre drasticamente la mortalità materna e di proteggere la salute delle donne.
"L'insufficienza dei finanziamenti per prodotti di consumo e servizi per la salute sessuale e riproduttiva è uno degli ostacoli maggiori", afferma Colombo, alla luce dell'esperienza maturata da AIDOS nei Centri per la salute delle donne realizzati in numerosi paesi, dalla Palestina al Nepal, dal Burkina Faso al Venezuela.
L'UNFPA stima che per soddisfare il fabbisogno di contraccettivi e preservativi - nel 2005 - sarebbero stati necessari circa 1.300 milioni di dollari, ma gli aiuti allo sviluppo finalizzati a questo scopo ammontavano a poco più di 200 milioni.
Secondo l'UNFPA, ogni milione di dollari in meno di finanziamenti per i contraccettivi porta a 360 mila gravidanze non desiderate, 150 mila aborti, 800 decessi di donne e 11 mila decessi infantili in più.
Per quanto riguarda l'HIV, si stima che la prevenzione sia fino a 28 volte più vantaggiosa, dal punto di vista economico, della cura, che deve rimanere una priorità essenziale per i 33 milioni di persone che nel mondo vivono con l'HIV.
AIDOS - Associazione italiana donne per lo sviluppo
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