Nella
Giornata mondiale dell'acqua 2009 (
World Water Day) viene lanciato un appello per un'azione collettiva per affrontare il problema dell'accesso all'acqua potabile e per la condivisione delle risorse idriche.
Il tema di quest'anno - le
acque transfrontaliere - mira ad accrescere la comprensione a livello mondiale delle necessità di gestire le risorse idriche in modo integrato.
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La mancanza d'intervento sulle questioni che riguardano l'acqua non è un'opzione» ha detto
Clarissa Brocklehurst, responsabile per i programmi UNICEF su acqua, servizi sanitari e igiene (definiti colme
WASH - Water, Sanitation, Hygiene).
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L'accesso all'acqua potabile e ai servizi sanitari è fondamentale per ogni aspetto della vita del bambino, dalla salute alla sopravvivenza e alla dignità. L'acqua è una risorsa naturale limitata che può unire o dividere le comunità, è anche essenziale per garantire i diritti dei bambini.»
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La buona notizia» ha dichiarato il Presidente dell'UNICEF Italia
Vincenzo Spadafora «
è che l'87% della popolazione mondiale, cioè circa 5,7 miliardi di persone nel mondo, sta oggi utilizzando acqua potabile proveniente da fonti migliorate.
Tuttavia, ci deve far riflettere il fatto che al mondo più di 125 milioni di bambini sotto i cinque anni di età vivono in famiglie senza accesso ad acqua potabile.
Un numero ancora maggiore di persone si trova senza servizi igienici, un totale di 2,5 miliardi di persone nel mondo, e questo mette a repentaglio la loro salute e la qualità delle acque di cui si servono.»
Tecnologie a basso costo e comportamenti quotidiani
L'UNICEF sostiene programmi "WASH"
in oltre 90 paesi in tutto il mondo, con una particolare attenzione per gli interventi semplici, economici e accessibili a livello di comunità e famiglie.
I programmi "WASH" si concentrano su
sviluppo sostenibile, soluzioni a lungo termine attraverso l'utilizzo di
tecnologie a basso costo come la
raccolta di acqua piovana, latrine igieniche e la promozione di semplici prassi a livello familiare come il
lavaggio delle mani con sapone e il trattamento dell'acqua potabile.
L'UNICEF riconosce la gravità degli effetti del
cambiamento climatico su risorse idriche, servizi sanitari e igiene.
Proteggere i bambini più vulnerabili del mondo non sarà possibile senza misure adatte e specifiche per proteggere dalle conseguenze del cambiamento climatico, compresi adeguamenti nelle modalità di utilizzo delle risorse idriche e nella progettazione dei servizi igienici.