Roma, 12 marzo 2009 - Medici Senza Frontiere (MSF), in seguito al rapimento dei suoi operatori, fra cui un italiano, ritira tutto lo staff internazionale dai progetti in Darfur. Solo alcuni operatori strettamente necessari resteranno per seguire la vicenda dei colleghi rapiti.
Il ritiro dal Darfur si traduce nell'interruzione di tutti i servizi di assistenza medica nella regione.
MSF è estremamente preoccupata per la sorte dei colleghi rapiti e per la popolazione del Darfur che ha assistito finora.
MSF, in Darfur dal 2003, garantiva assistenza a 500mila persone grazie a oltre cento operatori umanitari internazionali e con 1625 operatori locali.
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