"Sembra di tornare alle "Mani sulla città" di Francesco Rosi, al ricordo di come in barba a qualsiasi norma, Piano o Regolamento edilizio negli anni '60 in Italia, speculatori senza scrupoli hanno potuto ampliare, demolire, ricostruire edifici brutti e insicuri" è durissimo il commento di Legambiente sulle indiscrezioni trapelate del Piano del Governo Berlusconi per il rilancio dell'Edilizia.

"Sono pagine di storia del nostro Paese che hanno creato edifici e periferie squallide, dove l'edilizia ha creato ricchezza solo per gli speculatori e case invivibili".

Per Legambiente non è questa la ricetta per rilanciare l'economia e fare dell'edilizia il motore di uno sviluppo economico che sa cogliere le sfide dell'innovazione. "Pensare di premiare con il 20-30% di aumento di cubatura interventi che verrebbero realizzati in deroga a Piani urbanistici e regolamenti edilizi significa rendere più brutte e invivibili le città italiane e premiare gli speculatori - ha dichiarato Edoardo Zanchini, responsabile Urbanistica di Legambiente -. Ritenere che basti un autocertificazione del progettista per garantire sugli interventi vuol dire aver cancellato dalla memoria le tragedie di questi decenni di palazzi crollati, di morti e feriti, dovuti a ampliamenti di edifici realizzati senza aver tenuto in conto i problemi di sicurezza statica. E la proposta di ridurre le sanzioni sembra un condono anticipato per interventi che potranno essere un volano solo per l'edilizia abusiva. Per concludere la genericità degli obiettivi ambientali e energetici è tale da farla sembrare una foglia di fico di provvedimenti che mirano solo a muovere cemento, soprattutto se approvati da parte di un Governo che continua a rinviare l'entrata in vigore della certificazione energetica degli edifici obbligatoria secondo le Direttive europee".

Per Legambiente bisogna guardare agli altri Paesi europei per rilanciare l'economia attraverso l'innovazione del settore edilizio, tutti i governi stanno investendo in green jobs e interventi di qualità a favore dell'ambiente mentre il governo italiano, in modo del tutto miope e sconsiderato, continua a proporre soluzioni di bassissima lega condannando l'Italia alla definitiva distruzione del suo più pregiato e insostituibile patrimonio.

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