Pronto il regolamento di gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nel Lazio Per il prefetto di Roma Pecoraro, i campi saranno punto di passaggio verso una piena integrazione nella società In vigore dal 18 febbraio il regolamento per la gestione dei villaggi attrezzati per le comunità nomadi nella regione Lazio.
Ad annunciarlo è il prefetto di Roma, Giuseppe Pecoraro, commissario del governo per l'emergenza nomadi, che ha presentato il documento nel corso di una conferenza stampa in prefettura di Roma. «Vogliamo superare l'emergenza nomadi ampliando i campi ed estendendo i controlli, per dare più sicurezza e certezza sulle verifiche delle presenze», ha detto Pecoraro, «ma anche iniziare, per chi vi abiterà, un percorso di formazione e di avviamento al lavoro, scolarizzazione e vaccinazione dei bambini». «In ogni caso - prosegue il prefetto di Roma - non è possibile un assistenzialismo permanente. Il campo attrezzato non è l'obiettivo finale. Il campo è un passaggio per dare a queste persone la possibilità di un futuro normale. La nostra attenzione è centrata soprattutto su giovani e bambini».
La gestione dei villaggi di accoglienza per le comunità nomadi sarà di competenza dei Comuni e svolta con la collaborazione di un Comitato consultivo. Per il Comune di Roma, in particolare, sarà il Dipartimento delle Politiche sociali a rilasciare le autorizzazioni all'immissione nel villaggio dei nuclei familiari, assegnando l'uso di piazzole di sosta per roulottes o moduli abitativi prefabbricati.
Sarà lo stesso Dipartimento a promuovere tutte le iniziative tese all'integrazione, al sostegno sociale e all'avvio al mondo del lavoro. Nei villaggi vi sarà un 'presidio socio-educativo che coordinerà la prevenzione, l'integrazione e l'assistenza socio, economico, culturale.
Un Comitato di rappresentanza degli abitanti del villaggio, composto di cinque membri e con carica annuale, sarà informato delle violazioni delle disposizioni del regolamento commesse dagli abitanti del villaggio e, quando possibile, delle violazioni della legge accertate a loro carico. La sicurezza dei villaggi sarà garantita all'estero, e per l'intero arco della giornata, dalle forze dell'ordine, secondo le disposizioni del Questore; all'interno da un Presidio di vigilanza posto all'entrata del campo composto da unità della Polizia municipale o da soggetti selezionati della vigilanza privata. Potranno anche essere previsti l'installazione e l'utilizzo di strumenti tecnologici atti a rafforzare i controlli e la sicurezza del villaggio, da gestire nel rispetto della normativa vigente.