Per bullismo si intendono tutte quelle azioni di sistematica prevaricazione e di sopruso tra coetanei che rischiano di essere erroneamente considerate, da alcuni, parte della "normalità" nel rapporto tra pari. I fatti di violenza che hanno interessato anche le nostre scuole, talvolta eccessivamente enfatizzati dai media, configurano un quadro preoccupante, che pone la necessità di fornire a tecnici e istituzioni, ma anche a genitori, insegnanti, operatori territoriali e agli stessi bambini e ragazzi coinvolti ulteriori strumenti che consentano l'incremento di azioni volte a comprendere il fenomeno e promuovere occasioni di benessere.

Il bullismo oggi è riconosciuto a livello internazionale come un fenomeno dinamico e multidimensionale che si può manifestare con diverse modalità, più o meno esplicite e più o meno evidenti. Nei casi più gravi, è possibile che si verifichi un'escalation delle azioni di prepotenza: azioni di bullismo iniziate attraverso soprusi e prevaricazioni, come ad esempio prese in giro, minacce, esclusioni dal gruppo dei pari o piccole aggressioni fisiche possono sfociare in veri e propri reati, come lesioni personali o furti ingenti, perseguibili dall'autorità giudiziaria. Secondo l'ultima indagine condotta da Telefono Azzurro e Eurispes ( 9° Rapporto sulla Condizione dell'Infanzia e dell'Adolescenza , 2008 ) emerge che il 27,8% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni è stato più volte vittima di brutti scherzi, il 26,6% di provocazioni e/o prese in giro ripetute, il 25,6% di offese immotivate e ripetute e il 17,6% di continua esclusione e isolamento dal gruppo . Simili i dati registrati nella fascia 12-19 anni: il 21,6% di adolescenti dichiara di aver subito più volte provocazioni e/o prese in giro ripetute, il 17,9% offese immotivate e ripetute, il 14,4% brutti scherzi e l'8,1% continua esclusione e isolamento dal gruppo.

Gli studi hanno consentito di capire come il bullismo abbia conseguenze, talvolta molto gravi, sulle vittime e non possa quindi essere considerato parte dell'ordinario percorso evolutivo dei bambini. Si spiega quindi l'elevato interesse da parte di insegnanti, personale scolastico e socio-educativo che si stanno interrogando per studiare possibili strategie di prevenzione, di intervento e di presa in carico delle situazioni di bullismo. In questo senso la prevenzione è di fondamentale importanza : se i campanelli d'allarme non vengono individuati per tempo, infatti, le difficoltà legate a questo fenomeno possono accrescersi e lo sviluppo e l'integrazione sociale di bambini e adolescenti possono essere compromessi.

Telefono Azzurro attraverso questa giornata nata in collaborazione con la Facoltà di Psicologia 2 dell'Università di Roma Sapienza intende condividere le buone prassi esistenti a livello internazionale, necessarie per costruire degli interventi efficaci per prevenire e contrastare il bullismo.

Programma

Ore 9.00 - Registrazione dei partecipanti

Ore 9.15 - Saluti delle Autorità

Ore 10.30 - Inizio dei lavori

Introducono:

Prof. Ernesto Caffo,
Facoltà di Medicina, Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia e Presidente di SOS Telefono Azzurro ONLUS: Bullismo: strumenti per riconoscere e intervenire

Prof. Benneth Leventhal ,
University of Illinois (Chicago), Responsabile della Coalition for the Prevention of Bullying and Related Health Risks:: Un paradigma per comprendere la violenza tra i giovani

Intervengono:

Prof. Ersilia Menesini,
Facoltà di Psicologia, Università di Firenze e Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Genesi e sullo Sviluppo delle Motivazioni Prosociali e Antisociali

Dott.ssa Serenella Pesarin,
Dipartimento per la Giustizia Minorile , Ministero della Giustizia

Prof. Concetta Pastorelli,
Facoltà di Psicologia2, Università degli Studi di Roma " La Sapienza " e Centro Interuniversitario per la Ricerca sulla Genesi e sullo Sviluppo delle Motivazioni Prosociali e Antisociali

Dott.ssa Mariassunta PECI,
Osservatorio Regionale permanente sul bullismo della Regione Lazio, Ufficio Scolastico Regionale, Ministero della Pubblica Istruzione

Dott.ssa Maria Teresa SPAGNOLETTI,
Tribunale per i Minorenni di Roma

Ore 13.30 - Chiusura dei lavori

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