di Daniele Biella Dopo aver ospitato la precedente edizione, ben 7 mila canadesi sono arrivati in Germania per la GMG. Due di loro raccontano come è andata. Da Toronto 2002 a Colonia 2005: compiendo la promessa fatta tre anni prima all'allora papa Giovanni Paolo II, i giovani canadesi sono stati, fra le nazioni non europee, i più numerosi dopo gli statunitensi. I fratelli Michael e David, canadesi di Edmonton, sono arrivati fra i primi in assoluto, a inizio settimana, e hanno partecipato a gran parte degli eventi della Giornata Mondiale della Gioventù tedesca. Avevano rispettivamente 18 e 20 anni quando hanno visto il papa per la prima volta, alla GMG di Toronto. Tre anni dopo, ci ritornano. Nel frattempo, la loro vita è cambiata. Allo stesso modo, anche il papa è cambiato, ora si chiama Benedetto XVI. Mentre attendono l'inizio della messa della domenica mattina (che conclude l'evento), dopo aver dormito a cielo aperto, in una notte umidissima, assieme a un milione di giovani come loro, Michael e David mettono a confronto le due GMG alle quali hanno partecipato. Cominciano proprio dal passaggio di testimone papale: "Quando Giovanni Paolo II apparve alla folla, 3 anni fa - afferma Michael - centinaia di giovani cominciarono a piangere. Questa volta non ne ho visto neanche uno". "Si, ma non per disaffezione - interviene David - Il fatto è che questo nuovo papa si deve ancora far conoscere a fondo, è alla sua prima volta con noi, e siamo davvero tanti". Vita, 23 agosto 2005 Molti di più di quelli accorsi a Toronto: "Qui in Germania ogni evento è stato più grande, la messa di apertura è stata incredibilmente emozionante, l'organizzazione è stata efficiente lungo tutta la settimana", sentenzia David. I due fratelli e il loro gruppo di 20 amici appaiono provati fisicamente da una settimana tanto intensa, ma il loro animo non sembra subirne gli effetti, anzi. "In occasioni come queste, ti rendi conto di non essere solo nel tuo cammino, e di quanto sia importante rinnovare la propria fede col passare del tempo", commenta Michael. "Qui come a Toronto, dove avevo incontrato la mia attuale fidanzata, mi sono preso molto tempo per pensare - aggiunge David - ognuno di noi era qui per lo stesso grande motivo, il che facilitava la contemplazione". Tra Toronto e Colonia, è passato del tempo. È ancora David che parla: "In 3 anni, ho cambiato tutti gli amici, credo molto di più nelle relazioni d'amicizia, e sempre più spesso riesco a distinguere le persone oneste da quelle malvagie". E porta un esempio: "Malvagio è chi usa i mezzi di comunicazione per fare esclusivamente i proprio interessi, e bombardare i giovani con programmi dai contenuti violenti e degenerati". Si parla poi di guerra, di dialogo interreligioso, di diversità: la visione dei due fratelli a volte coincide, a volte si differenzia nettamente, Michael è più a senso unico, David aperto a più punti di vista. Le differenze emergono tra i due, anche nel momento di trarre le conclusioni sulla propria presenza, e su quanto e come cambierà la propria vita dopo questa loro seconda GMG. "Cercherò di convincere più persone possibili che la mia religione è quella giusta, pregherò per la loro conversione", sostiene deciso Michael. "Troverò più tempo per vivere meglio il lato spirituale della vita e arricchirò le mie amicizie con persone di credo diverso dal mio", afferma, invece, David, mentre con la coda dell'occhio guarda il fratello, quasi a fargli capire che, spesso, i fratelli maggiori ne sanno qualcosa di più.

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