di Emanuela Citterio
Per la prima volta Argentina e Brasile produrranno congiuntamente medicinali generici destinati a combattere l'Hiv/Aids e altre malattie come leishmaniosi, lebbra e tubercolosi
Argentina e Brasile hanno sottoscritto un accordo per produrre congiuntamente medicinali generici destinati a combattere l'Hiv/Aids e altre malattie come leishmaniosi, lebbra e tubercolosi. A firmare il protocollo d'intesa, secondo quanto riportato oggi dall'agenzia Misna, sono stati i due ministri della Sanità, l'argentino Ginés González García e il brasiliano José Saraiva Felipe. L'iniziativa è stata presentata dai due governi come uno dei passi nell'ambito del Mercosur (Mercato comune del Sud America), che permetterà a Buenos Aires e Brasilia di rompere il monopolio delle multinazionali nella produzione e vendita di prodotti farmaceutici contro le pandemie e di mettere in commercio medicinali a un prezzo più basso e accessibile di quelli attualmente disponibili, soprattutto per quanto concerne gli antiretrovirali utilizzati per il trattamento di Hiv e Aids.
Il risparmio sarà innanzitutto per i governi: secondo i dati del dicastero della Salute argentino, per assicurare le cure a 29.600 malati di Hiv (meno di un quarto dei 130.000 malati totali del Paese) ogni anno il ministero deve sborsare 19,5 milioni di dollari, che in Brasile diventano 123 milioni, visto che i malati sotto trattamento sono 161.000 (su 660.000 aventi bisogno). Il risparmio potrà permettere di investire i fondi eccedenti per ampliare il numero dei pazienti sotto cura.
Vita, 23 agosto 2005