Questa mattina è partita una lettera indirizzata ai Ministri della Salute, dell'Ambiente e dell'Agricoltura perché sta crescendo la preoccupazione rispetto alle politiche europee in materia di Ogm e si rende necessaria un'azione decisa e coerente delle autorità competenti nazionali.
A sottoscriverla i Presidenti di Verdi Ambiente e Società (VAS), Cia, Fondazione Diritti Genetici, Legambiente, CNA Alimentare, Confartigianato Alimentare, Equivita, Alpa, Adiconsum, Federconsumatori, Acli Terra, Slow Food, Crocevia, Coop Italia, Greenpeace, Aiab, per chiedere che nelle prossime riunioni dei Comitati e dei Consigli europei già in agenda l'Italia assuma un ruolo decisivo a sostegno del settore agroalimentare. In particolare, si domanda un'opposizione energica alle due proposte della Commissione Europea: introdurre nei campi due nuove colture transgeniche (mais Bt11 e 1507) e revocare la moratoria di Francia e Grecia sul mais Mon810.
"Il comportamento dell'Europa è schizofrenico - dichiarano i Presidenti firmatari. Solo pochi giorni fa è stato votato un Regolamento sui pesticidi, in base al quale il glufosinato è stato considerato pericoloso e da vietare. Allo stesso tempo, però, si propone l'introduzione in campo di due Ogm che, oltre ad avere proprietà insetticida, sono resistenti al glufosinato. In questo modo si incentiva l'utilizzo di questa sostanza chimica, a danno della salute dei cittadini e dell'ambiente".
"Inoltre, l'Europa riconosce il principio di precauzione, ma non accetta che gli Stati Membri lo applichino: il numero delle moratorie sul mais Mon810 sta aumentando, a causa delle evidenze scientifiche che ne dimostrano la pericolosità, mentre la Commissione Europea cerca di intervenire con tutti i mezzi per revocarle".
Segue lettera
On. Maurizio Sacconi
On. Stefania Prestigiacomo
On. Luca Zaia,
Roma, 11 febbraio 2009
Oggetto: ruolo dell'Italia nel processo decisionale europeo, in merito alla coltivazione di mais Bt11 e 1507 e alle regole di salvaguardia di Francia, Grecia e Ungheria sul Mon810.
Considerando l'interesse strategico del settore agroalimentare per lo sviluppo economico e sociale del nostro Paese, l'importanza della salvaguardia ambientale e della agrobiodiversità agronomica, la scelta operata dai cittadini italiani durante la Consultazione Nazionale della Coalizione Liberi da Ogm, chiediamo alle autorità competenti in materia scelte univoche e coerenti, in occasione delle votazioni che riguarderanno, nelle prossime settimane, i mais transgenici Bt11 e 1507 e la moratoria sul mais Mon810 operata da Francia, Grecia e Ungheria.
I prossimi appuntamenti istituzionali (16 e 25 febbraio) del Comitato Europeo per la Catena Alimentare (Committee on the Food Chain and Animal Health) e, successivamente, del Consiglio dei Ministri dell'Ambiente, sono fondamentali per garantire uno sviluppo agroalimentare sostenibile dal punto di vista ambientale, sociale ed economico.
I motivi di preoccupazione sono molti (alcuni dei quali già condivisi dal Consiglio dei Ministri dell'Ambiente dello scorso 4 dicembre):
- non è stata operata una revisione delle linee guida dell'EFSA per la valutazione dell'impatto ambientale degli Ogm, così come auspicato da alcuni Paesi Membri e dalla stessa Commissione Europea;
- non sono state prese in considerazione le conseguenze ambientali dovute all'introduzione di Ogm resistenti agli insetti, né quelle dovute a colture tolleranti gli erbicidi, nonostante il mais Bt11 e il 1507 possiedano entrambe queste caratteristiche, tali preoccupazioni hanno indotto il Commissario dell'Ambiente Stavros Dimas a fermare l'iter autorizzativo;
- è stato ignorato il nuovo Regolamento sui pesticidi, in base al quale l'erbicida glufosinato, a cui sono resistenti il Bt11 e il 1507, è cancerogeno e mutageno conseguentemente, il suo utilizzo deve essere vietato;
- non sono stati valutati gli impatti socio-economici delle colture gm, come considerato dal Consiglio dei Ministri Ambiente
- gli effetti indiretti e a lungo termine del mais Mon810 non sono stati adeguatamente valutati (rendendo legittima l'applicazione del principio di precauzione di Francia, Grecia), e tale varietà è oggetto di valutazione per riapprovarne la commercializzazione e l'utilizzo.
Chiediamo un impegno concreto per evitare che, la mancanza di una maggioranza qualificata (prima nel Comitato e poi nel Consiglio dei Ministri), possa consentire alla Commissione Europea di imporre di fatto l'introduzione di Ogm nell'ambiente.
In attesa di avere un riscontro, porgiamo cordiali saluti
Guido Pollice, Presidente Verdi Ambiente e Società (VAS) - Giuseppe Politi, Presidente Cia -
Mario Capanna, Fondazione Diritti Genetici -Vittorio Cogliati Dezza, Presidente Legambiente - Sandro Moscardi, Presidente CNA Alimentare - Giacomo Deon, Presidente Confartigianato Alimentare - Gianni Tamino, Presidente Equivita - Antonio Carbone, Presidente ALPA - Paolo Landi, Presidente Adiconsum - Rosario Trefiletti, Presidente Federconsumatori -
Michele Zannini, Presidente Acli Terra - Roberto Burdese, Presidente Slow Food - Antonio Onorati, Presidente Crocevia - Vincenzo Tassinari, Presidente Coop Italia -
Giuseppe Onufrio, Presidente Greenpeace - Andrea Ferrante, Presidente Aiab