ROMA - "Sono felice di poter comunicare che, dopo una lunga campagna di sensibilizzazione che ha visto la partecipazione attiva delle reti del volontariato europeo, la Commissione europea ha avviato i preparativi per designare il 2011 Anno Europeo per il Volontariato".
Con queste parole Marian Harkin, Parlamentare europea e promotrice della Risoluzione sul contributo del volontariato alla coesione economica e sociale, ha annunciato che la Commissione europea ha incaricato di avviare le procedure per proclamare il 2011 Anno Europeo del Volontariato.
L'annuncio è stato dato nel corso della conferenza di presentazione del progetto di CSVnet "Volontari, cittadini europei", il cui obiettivo quello di produrre, attraverso la partecipazione dei volontari e delle organizzazioni locali, il "Manifesto del Volontariato italiano per l'Europa" da proporre alla prossima legislatura del Parlamento Europeo. Il progetto, avviato in collaborazione con le reti nazionali del volontariato ed i Centri di Servizio, prevede infatti la realizzazione di iniziative pubbliche, seminari formativi e dibattiti che coinvolgano attivamente le Organizzazioni di Volontariato a livello nazionale e locale.
"E' importante lavorare affinché il mondo del volontariato accresca la consapevolezza e la capacit di essere un attore politico, strategico soprattutto in un momento di crisi sociale ed economica come quello che stiamo vivendo", afferma Marco Granelli, presidente di CSVnet, Coordinamento nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato. "Il Manifesto - conclude Granelli - il primo strumento per costruire una legislazione favorevole alle associazioni di volontariato e programmi per una concreta valorizzazione del contributo dei cittadini attivi alla coesione sociale."
Nel corso del convegno sono state discusse inoltre alcune importanti raccomandazioni della Risoluzione PE sul contributo del volontariato di particolare interesse per la realt associativa italiana:
- la garanzia, a livello locale e comunitario, di una reale e costante partecipazione del volontariato alla definizione delle politiche in partenariato con le istituzioni pubbliche;
- l'accesso a finanziamenti sufficienti e sostenibili senza eccessivi adempimenti burocratici;
- promuovere la partecipazione dei volontari anziani anche con nuovi programmi europei, come gli scambi internazionali;
- valorizzazione dell'apporto dei volontari nel cofinanziamento di progetti europei e nazionali
"Trasformare queste raccomandazioni in fatti e politiche attraverso un percorso partecipato, come quello del progetto Volontari, cittadini europei - sottolinea Pier Virgilio Dastoli, Direttore Generale della Rappresentanza in Italia della Commissione europea - è un chiaro esempio di democrazia partecipativa".
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