Roma, 9 febbraio 2009 - Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani si appellano a tutti i parlamentari italiani perché approvino subito la legge (o non ne ostacolino l'approvazione) che dovrebbe interrompere il conto alla rovescia per la vita di Eluana Englaro.
«Pur riconoscendo ritardi, errori e strumentalizzazioni - premette il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero - é venuto il momento della responsabilità della politica.
Non rendiamo questa tragica vicenda una tappa ulteriore verso il bipolarismo etico, che spacca in profondità il Paese. Al di là delle personali convinzioni, di fronte alle tante perplessità e alla irreparabilità degli atti che si stanno compiendo, chiediamo a tutti di far prevalere il principio di precauzione, salvando una vita e ridando dignità alla politica. Approvare subito una legge darebbe tempo e spazio a chi, nei diversi schieramenti, sta cercando una sintesi alta che unisca i cittadini di fronte ad un tema così complesso come la fine della vita.
Con la morte di Eluana non solo si spegnerebbe una vita - valore assoluto per credenti e non credenti - ma si amplierebbe una spaccatura nel Paese che andrebbe invece ricomposta con scelte e comportamenti politici dettati da sobrietà e responsabilità, informati al principio della cautela e alla cultura del limite».

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