Il ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola, in una lettera inviata al Commissario all'energia Andris Piebalgs, ha chiesto che venga rivisto il piano di finanziamenti europei ai progetti di infrastrutture energetiche strategiche, che vede penalizzata l'Italia.
Nella selezione dei finanziamenti e dei progetti, infatti, risultano assegnati all'Italia solo 150 milioni di euro sui 5 miliardi distribuiti e vengono presi in considerazione solo due progetti: il gasdotto ITGI tra Italia e Grecia e il collegamento elettrico Sicilia-Calabria.
Sono rimasti esclusi altri importanti progetti come le interconnessioni elettriche con l'area balcanica e il nord Africa, nuovi rigassificatori e il progetto di cattura e stoccaggio di anidride carbonica connesso alla centrale di Torre Valdaliga.
"L'aver privilegiato le interconnessioni tra Stati membri - si legge nella lettera di Scajola a Piebalgs - penalizza quegli Stati, tra cui l'Italia che, in funzione della loro collocazione geografica, stanno portando avanti, anche nell'interesse europeo, una politica di sviluppo degli approvvigionamenti di gas e di elettricità con i Paesi terzi, in particolare l'area balcanica e il nord Africa.
La scelta della Commissione non considera adeguatamente le esigenze di diversificazione delle tecnologie e delle fonti di approvvigionamento, nonostante la recente crisi che ha investito le forniture di gas". Il Ministro Scajola chiede dunque di rivedere l'elenco di opere ammesse ai finanziamenti che sarà sottoposto all'esame del Consiglio dei ministri dell'energia il 19 febbraio prossimo.