Ci sono anche le Acli al World Social Forum di Belem, in Amazzonia, dove sono riuniti in questi giorni e fino al 1 febbraio oltre 80mila persone provenienti da 150 Paesi del mondo, in rappresentanza di movimenti, organizzazioni, e reti sociali internazionali.
Le Associazioni cristiane dei lavoratori italiani - che partecipano ai Forum Sociali Mondiali sin dalla prima edizione del 2001, a Porto Alegre - sono oggi presenti a Belem con una delegazione del dipartimento Pace e Stili di Vita, composta da italiani e residenti, cooperanti, collaboratori, giovani del servizio civile, volontari dei progetti di cooperazione e sviluppo promossi in Brasile dalla propria organizzazione non governativa - Ipsia - a Recife e Salvador.
«Lavoriamo per la costruzione di un'economia solidale - spiega Alfredo Cucciniello, responsabile del dipartimento Pace e Stili di Vita - e lo facciamo realizzando progetti in Brasile come in Africa, ma soprattutto intessendo relazioni con persone, associazioni e organizzazioni della società civile internazionale, delle Chiese locali e delle missioni». La parola d'ordine è «globalizzare la solidarietà»: «Vogliamo rafforzare la speranza che uscire dalla crisi, costruire un'altra economia fondata non sul profitto di pochi ma sulla buona vita di tutti, governata da istituzioni rivolte davvero alla giustizia e al bene comune, non è solo un sogno, ma un processo già in atto. E il tempo di crisi può essere un tempo opportuno».
Tra gli impegni della delegazione delle Acli, i seminari della Caristas brasiliana sulla giustizia, il lancio del nuovo portale italiano dell'economia solidale 'Zoes', la presentazione dell'edizione 2009 di 'Terra futura', la fiera internazionale delle buone prassi di sostenibilità che si terrà a Firenze dal 29 al 31 maggio.