Amazzonia e diritti umani: l'agenda del nuovo millennio
Un sentito omaggio al leader ambientalista Chico Mendes ha riunito centinaia di persone al Forum Sociale all'incontro con gli ex ministri Nilmário Miranda (diritti umani) e Marina Silva (ambiente), al quale hanno partecipato anche i rappresentanti di India e Nigeria.
Nella sua introduzione, Marina Silva ha sottolineato l'importanza che una manifestazione come il WSF si svolga in Amazzonia. "E' importante aver portato qui il Forum dove viveva gente che ha lottato come Chico Mendes e Suor Dorothy Stang (assassinato nel Pará)."
Per Nilmàrio Miranda, che presiede la Fondazione Perseu Abramo, legata al PT, è importante sottolineare l'importanza di unità nella lotta per i diritti umani e l'ambiente.
"Chico Mendes è una figura emblematica della lotta del popolo del Rio delle Amazzoni. (...) Penso che il Forum sarà in ultima analisi, un modo per intrecciare le problematiche ambientali con quelle dei diritti umani. L'unica possibilità di vivere in pace è con la giustizia sociale, il rispetto per l'ambiente e per i diritti umani", ha detto l'ex ministro.
Entrambi, sia Miranda che la Silva, nutrono speranze sul fatto che il presidente degli Stati Uniti Barack Obama sia un compagno di strada nell'affrontare queste problematiche. Per l'ex ministro, i primi segni di Obama sono già in questa direzione. Dopo l'evento, vari attivisti dei movimenti sociali hanno piantato cinque alberi della gomma accanto alla tenda in onore di Chico Mendes, formando quello che hanno chiamato "pentagono della pace".

Forum sociale: ieri si è celebrata la Giornata Pan-Amazonica
La seconda giornata del Forum sociale è stata completamente dedicata ai 500 anni di resistenza, realizzazioni e prospettive afro-indigene e popolari.
Questa decisione del Comitato internazionale ha materializzato il desiderio di rendere il WSF 2009 uno spazio dove tutti i movimenti panamazzonici potessero assumere un proprio volto e una propria voce. Questa del 2009 sara' la piu' grande mobilitazione indigena nella storia del Forum Sociale Mondiale. A Belem sono arrivati alla spicciolata, tra aerei e carovane via fiume e via jeep trans-frontaliere, piu' di 3 mila indios di tutto il mondo, che discuteranno la loro realta' quotidiana chiedendo il sostegno di tutta l'umanita' per lanciare una campagna in difesa del pianeta. Circa il 27% del Rio delle Amazzoni, condiviso da nove Paesi della regione Pan Amazonica, e' occupato da territori indigeni e il 10% di tutta la popolazione dell'America Latina, 44 milioni di persone, e' composto da 522 popoli tradizionali di etnie diverse. Bambini e adulti sono protagonisti di una lotta di resistenza e di una sofferenza per i danni irreversibili causati dall'espansione delle attivita' delle imprese multinazionali - l'estrazione, il petrolio, l'energia idroelettrica, il legname, la soia, tra gli altri - a danno delle comunita' indigene.

Come rimanere in contatto con il Forum
Video dei preparativi e interviste ad alcuni dei protagonisti del Comitato organizzatore locale sono già disponibili sul sito www.wsftv.net
[Fair] è incaricata del coordinamento del Press Team della Commissione comunicazione del FSM e terrà un collegamento costante sulle attività del Forum attraverso il "vecchio" telefono (+55 91 8251 1475) e il blog Fairwatch (www.fairwatch.splinder.com) che verrà aggiornato quotidianamente dal 25 gennaio.

Brasile: piccoli progetti ecosol crescono 
L'olio di babaçú: dal bacino amazzonico alla detergenza bioequa di Lympha
Il partner del progetto Lympha è l´Associazione ASSEMA (Associação em áreas de assentamento no estado do Maranhão), situata nello stato del Maranhão in Brasile, in zona pre-amazzonica, dove migliaia di donne contadine "quebradeiras de coco babaçú" (raccoglitrici del cocco babaçú, una palma tipica della regione) lavorano collettivamente in aree minacciate dall´azione ecologicamente devastante di multinazionali e latifondisti, vivendo dignitosamente del proprio lavoro e difendendo le terre e l´ambiente (in particolare la palma del babaçú, una specie di cocco molto nutriente da cui si ricavano diversi sotto-prodotti, non scartando nulla della pianta nel processo di trasformazione).
La zona di maggiore diffusione della palma babaçú è situata lungo i bordi del bacino amazzonico, negli stati brasiliani del Maranhão, Pará, Piauí e Tocantins. Il babaçù è considerato "l'albero della vita", perché garantisce la sussistenza di milioni di persone che vivono in aree di foresta secondaria. Tutte le parti dell'albero hanno un valore economico: il fusto e gli archi fogliari servono per la costruzione e la copertura delle case, le fibre per la fabbricazione di oggetti in vimini, le foglie per concimare i campi, ma è soprattutto il frutto che rappresenta la più grande risorsa, da quest´ultimo infatti si ricavano importanti sostanze per l'alimentazione umana e animale.
L´ASSEMA si è battuta nel corso del suo percorso per i seguenti obiettivi:
- rafforzamento dei diritti umani dei lavoratori rurali della regione;
- creazione di iniziative economiche sostenibili e solidali;
- promozione dell´equità nelle relazioni interpersonali ed economiche;
- sensibilizzazione per l´aumento della produzione agricola con criteri ecologici e biologici;
- lotta contro l´esodo rurale attraverso la realizzazione di programmi alternativi economici che permettano alle persone di continuare a vivere e lavorare nelle proprie terre;
- implementazione di politiche pubbliche che impediscano la distruzione delle piantagioni di babaçu e di leggi municipali e statali che consentano alle quebradeiras di cocco il libero accesso alle piantagioni (babaçuais).
Per maggiori informazioni: www.lympha.eu

Per maggiori informazioni sulle iniziative di Fair e sui progetti: alberto.zoratti@faircoop.it

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