Save the Children esprime preoccupazione per la decisione del Ministro Maroni di attivare un centro di identificazione ed espulsione (CIE) degli immigrati sull'isola di Lampedusa, di non consentire regolarmente i trasferimenti dei migranti verso i centri del territorio e di effettuare l'esame delle domande di asilo in loco.

Questo insieme di misure ha determinato il congestionamento del Centro di Soccorso e Prima Accoglienza (CSPA) di Lampedusa e una crescente e preoccupante tensione sia fra i migranti ospitati - costretti ad un illegittimo allungamento dei tempi di permanenza (che per legge non dovrebbero superare le 48 ore) - sia nella popolazione dell'isola che sta protestando da diversi giorni.
Inoltre l'istituzione del CIE compromette il modello di gestione dei flussi migratori in arrivo via mare sperimentato in questi anni, basato sul soccorso e l'accoglienza dei migranti nel Centro e sul successivo trasferimento nelle strutture appropriate, rischiando di rendere sommarie e approssimative le procedure volte all'identificazione dei gruppi vulnerabili, cioè minori, richiedenti asilo, vittime di violenza e tratta.

In particolare per i minori Save the Children ravvisa il pericolo che essi possano venire erroneamente identificati come adulti sulla base del solo accertamento medico (la radiografia del polso), immediatamente trasferiti nel CIE e rimpatriati, senza la possibilità di appellarsi contro la decisione relativa alla loro identificazione.

L'organizzazione fa ulteriormente presente che nell'ultimo periodo sono anche stati attuati trasferimenti di minori non accompagnati in centri per adulti - oltre 50, per esempio, i ragazzi trasferiti ieri in uno di questi da Lampedusa - invece che in comunità alloggio, nonostante la legge preveda espressamente il divieto di espulsione di questi minori e quello di trattenimento nei centri per immigrati.

Save the Children, che lavora da maggio all'interno del centro di Lampedusa con il compito di monitorare le condizioni dei minori e ha prestato assistenza ad oltre 2000 minori, rileva infine il notevole impatto di questa situazione sugli standard di accoglienza e sull'assistenza ai migranti in particolare ai gruppi più vulnerabili come i minori.

Per ulteriori informazioni:
Ufficio Stampa Save the Children Italia
tel. 06 48070023-71
press@savethechildren.it  

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