Migliaia di civili congolesi sono fuggiti dalle loro case nel nord-est della Repubblica Democratica del Congo a causa dei terribili raid del cosiddetto Lord's Resistance Army che hanno devastato i villaggi e le città del distretto di Haut Uele negli ultimi cinque giorni.
La stima provvisoria del numero totale di sfollati dai primi attacchi del LRA lo scorso settembre si attesta attualmente sulle 135.000 persone. Più di 560 congolesi sono stati uccisi dal gruppo ribelle ugandese negli ultimi quattro mesi.
L'ugandese LRA ha dato inizio ai suoi attacchi nei villaggi di Haut Uele a metà settembre. Le forze armate congolesi, sudanesi e ugandesi hanno avviato un'operazione militare congiunta contro il LRA il 14 dicembre.
Un team dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) nella città di Dungu ha riferito che sabato il LRA avrebbe attaccato la città di Tora, a circa 130 km a sud-est di Dungu, uccidendo tutti i residenti, saccheggiando e bruciando le fattorie. Nel weekend hanno raggiunto Dungu i circa 15.000 sfollati interni che sono fuggiti da Tora e dai villaggi vicini per scappare dall'avanzare delle bande del LRA.
Lo staff dell'UNHCR ha riferito che gli sfollati stanno arrivando con motociclette, biciclette e a piedi, portando con sé pochi beni personali, tra cui materassi, taniche e vestiti. I nuovi arrivati hanno occupato edifici pubblici, scuole e case disabitate. Hanno riferito all'UNHCR che molte altre persone sono in viaggio verso Dungu e che si stanno nascondendo o riposando nelle foreste lungo la strada.
L'area di Dungu, che già ospita circa 54.000 sfollati interni, 27.000 dei quali vivono in città, ha una capacità di assorbimento limitata. La stessa Dungu è stata attaccata dal LRA il 2 novembre e molti dei suoi residenti sono stati costretti a fuggire nei villaggi a sud-est. Ora alcuni di loro stanno tornando a casa, aggravando l'emergenza umanitaria che la città si trova a dover sostenere. L'UNHCR sta lavorando con le autorità locali e con altri partner per trovare dei modi di aumentare la capacità di assorbimento di Dungu e dell'area circostante.
Ieri mattina la Croce Rossa locale con il supporto dell'UNHCR ha iniziato una rapida registrazione dei nuovi arrivati per individuare quelli con urgente bisogno di assistenza.
E' previsto che domani inizi la distribuzione di assistenza umanitaria a Dungu ad opera delle agenzie dell'ONU, incluso l'UNHCR. La distribuzione di cibo e di aiuti come teli di plastica, coperte, materassini e sapone inizierà nel villaggio di Bamokandi, 17 km a nord di Dungu, l'area con il maggior numero di sfollati interni. Alla fine la distribuzione coprirà l'intera area di Dungu.
La popolazione sfollata di Haut Uele ha necessità urgente di cibo, rifugi, medicine, abiti e altri aiuti. Questa remota e sempre più instabile area della Repubblica Democratica del Congo pone immense sfide logistiche per le agenzie umanitarie a causa della mancanza di strade o delle misere condizioni di quelle esistenti. L'UNHCR continua a lavorare con le autorità locali e con altre agenzie per cercare dei modi di fornire assistenza in queste aree poco sicure e inaccessibili.