Migliaia di cittadini provenienti da ogni parte d'Italia si radunano oggi ad Assisi convocati dalla Tavola della Pace e da numerose associazioni per chiedere ai responsabili della politica italiana e internazionale di fare quanto non è ancora stato fatto per fermare la strage in corso a Gaza. "Vergognoso è il silenzio dell'Italia e del mondo" - denunciano le associazioni nell'appello. "Vergognosa è l'inazione dei governi europei e del resto del mondo che dovevano impedire questa escalation. Vergognoso è il veto con cui gli Stati Uniti ancora una volta stanno paralizzando le Nazioni Unite. Vergogna!".

"Niente può giustificare un bagno di sangue - prosegue il comunicato della Tavola della Pace. Nessuna teoria dell'autodifesa può farlo. Nessuno può rivendicare il diritto di compiere una simile strage di bambini, giovani, donne e anziani senza subire la condanna della comunità internazionale. Nessuno può arrogarsi il diritto di infliggere una simile punizione collettiva ad un milione e mezzo di persone. Nessuno può permettersi di violare impunemente la Carta delle Nazioni Unite, la legalità e il diritto internazionale dei diritti umani" - scrivono le associazioni aderenti alla Tavola della pace e al Coordinamento Nazionale Enti Locali per la pace e i diritti umani tra cui Acli, Agesci, Arci, Articolo 21, Cisl, Cgil, Pax Christi, Libera, Legambiente, Associazione delle Ong italiane, Beati i Costruttori di pace, Emmaus Italia, Cnca, Gruppo Abele, Cipsi, Banca Etica, Focsiv..

"E' inaccettabile - proseguono - il lancio dei missili di Hamas contro Israele. Inaccettabile è la guerra scatenata da Israele contro Gaza. Inaccettabile è l'assedio israeliano della Striscia di Gaza. Inaccettabile è la continuazione dell'occupazione israeliana dei territori palestinesi. Inaccettabili sono le minacce di distruzione dello Stato di Israele. Inaccettabili sono le violenze, le umiliazioni e le immense sofferenze quotidiane inflitte ai palestinesi e la costante violazione dei fondamentali diritti umani. Inaccettabile è il nuovo muro costruito sulla terra palestinese. Inaccettabile è il silenzio e l'inazione irresponsabile dell'Onu, dell'Europa e dell'Italia".

I promotori chiedono di "uscire dalla cultura della guerra, vecchia e fallimentare". "Non c'è nessuna possibilità di risolvere i problemi dei palestinesi, di Israele e del Medio Oriente attraverso l'uso della forza. La via della guerra è stata provata per sessant'anni senza successo. Anche il buon senso suggerisce di tentare una strada completamente nuova". E invitano a "pensare e realizzare il Terzo". "Non sarà possibile risolvere la questione palestinese o mettere fine alle guerre del Medio Oriente senza l'intervento di un Terzo al di sopra delle parti"- scrivono. "Oggi questo Terzo purtroppo non esiste. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu è ancora paralizzato dal veto degli Stati Uniti. I governi europei sono divisi e incapaci di sviluppare una politica estera comune. Ma questa realtà non è immutabile. Esserne consapevoli deve spingerci a lavorare con ancora maggiore determinazione per pensare e realizzare il Terzo di cui abbiamo urgente bisogno".

La Tavola della pace denunciando che "da sempre, le guerre si nutrono anche di un'informazione faziosa e manipolata e anche questa volta non è diverso" chiede alla Rai di esercitare tutte le pressioni necessarie su Israele per consentire l'immediato accesso di un corrispondente Rai nella striscia di Gaza e di promuovere da subito una serie di trasmissioni in prima e seconda serata di approfondimento sulla tragedia di Gaza e sui problemi della pace in Medio Oriente. "Sarebbe ora e tempo che venisse ridata la parola anche ai tanti operatori di pace e ai tanti protagonisti che si occupano di questi problemi da anni a diretto contatto con la popolazione civile palestinese ed israeliana" - riporta una nota inviata nei giorni scorsi alla stampa. Contestualmente le associazioni chiedono ai media che la manifestazione in programma oggi non venga ignorata, deformata o banalizzata come è già successo in precedenti occasioni. "Quella di Assisi sarà una manifestazione civile, nonviolenta e costruttiva" - ribadiscono invitando i media ad assumersi le proprie responsabilità.

La Tavola della pace invita infine a inviare un contributo per dare un futuro ai bambini di Gaza. "I bambini e le bambine di Gaza sono più di 700mila, più della metà degli abitanti di quella misera striscia di terra". Se l'80% degli abitanti della Striscia di Gaza, prima della guerra in corso, viveva sotto la soglia della povertà, oggi tutti sono travolti da una immensa catastrofe umanitaria che è sotto gli occhi di tutti. "Per questo - scrive nell'appello - abbiamo deciso di avviare una campagna di solidarietà con i bambini palestinesi di Gaza. L'obiettivo è raccogliere i fondi necessari per realizzare insieme quanto sarà possibile per alleviare immediatamente le loro sofferenze, per aiutarli a superare il trauma terribile che stanno vivendo e a ritornare a sognare un futuro migliore". [GB]

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