"Ma quale diversificazione del mix energetico! Il nucleare non ci libererà affatto dalle importazioni dall'estero e non abbasserà le bollette degli italiani". Così il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza commenta in una nota, le dichiarazioni rilasciate in un'intervista a "Libero mercato" dal ministro Scajola in merito alla crisi del gas e alla necessità di riportare nel mix energetico italiano il nucleare.
Secondo uno studio del Cesi ricerche - ricorda la nota di Legambiente - anche costruendo 4 mega centrali Epr di terza generazione evoluta, da 1600 MW ciascuna, risparmieremmo appena 9 miliardi di metri cubi di gas all'anno, praticamente il contributo di un solo rigassificatore di media taglia.
"Su una questione di primaria importanza come quella energetica - aggiunge il presidente di Legambiente - i cittadini hanno il diritto di avere un'informazione corretta e non una serie di frasi ad effetto che non trovano rispondenza nella realtà. L'Italia non ha bisogno del nucleare ma di un serio programma di risparmio, efficienza e sviluppo delle rinnovabili, che garantirebbero realmente la riduzione delle importazioni e la diversificazione delle fonti. E a proposito di ridurre la dipendenza dall'estero - conclude Cogliati Dezza - chiediamo per l'ennesima volta al Ministro d'indicarci dove sono in Italia le miniere d'uranio, risorsa scarsa e che dovremo ugualmente importare".
L'ufficio stampa Legambiente