Dr. Kamil el Shami, rappresentate SOS nella regione, ha comunicato che tutti i bambini, le Mamme SOS ed i collaboratori che vivono in al Villaggio SOS di Rafah nel sud della Striscia di Gaza sono al sicuro. Le strutture SOS non sono state direttamente prese di mira dai raid aerei israeliani, che hanno avuto inizio il 27 dicembre scorso, ma la scuola, l'asilo nido e le strutture di formazione sono state comunque chiuse per sicurezza. La situazione nella zona attorno al villaggio rimane pericolosa e molti edifici sono stati danneggiati.

Con l'eccezione del gas per cucinare, il direttore del Villaggio SOS di Rafah, il signor Wael Abu Mustafa, ha confermato che nella struttura ci sono scorte sufficienti e forniture alimentari per tutte le famiglie nel villaggio.

Nella città di Gaza cominciano a mancare cibo e forniture mediche: gli ospedali si stanno rapidamente riempiendo con morti e feriti. Molti residenti di Gaza hanno lasciato le loro case per cercare rifugio nelle strade, nonostante il freddo. Scuole, università e strutture di pubblica utilità, così come alcuni negozi privati nella Striscia di Gaza, sono stati chiusi per motivi di sicurezza. A questo punto, non è chiaro quando la pace e la calma torneranno a Gaza. SOS Villaggi dei Bambini terrà sotto controllo la situazione al villaggio di Rafah per assicurare la sicurezza dei nostri piccoli ospiti ed organizzare eventuali piani di emergenza.

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