Milano, 30 dicembre - 350 morti, fra i quali 26 bambini e 30 donne, e circa 1700 feriti caduti sotto le bombe dell'esercito israeliano in meno di tre giorni a Gaza. Facendo le necessarie proporzioni è come se in tre giorni in Italia morissero sotto le bombe 14000 persone e altre 68000 venissero ferite.
Un massacro, difficile definire altrimenti ciò che si trova ad affrontare oggi per mano dell'esercito israeliano.la popolazione palestinese di Gaza, stremata da mesi di assedio e dalla mancanza di viveri, combustibile, medicine e beni di prima necessità.

Proprio in questo mese, la comunità internazionale celebra il sessantesimo anniversario della firma, nel 1948, della Dichiarazione Internazionale dei Diritti Umani, il cui articolo 3 garantisce ad ogni individuo il diritto alla vita, alla libertà e alla sicurezza personale. Questa dichiarazione è stata la base e il testo di riferimento per l'elaborazioni di altri successivi e fondamentali Convenzioni internazionali quali la Convenzione Internazionale per i diritti del fanciullo. Ma poche sono state le voci, anche all'interno dei paesi promotori di queste convenzioni, che in questi ultimi tre giorni si sono levate a condannare in modo fermo e inequivocabile la carneficina in corso nella striscia di Gaza.

Una carneficina che viene accettata e giustificata da troppi con disumana ipocrisia e indifferenza, in nome del presunto diritto alla difesa dello stato di Israele.

Terre des hommes Italia che da 9 anni lavora per la difesa dei diritti dei bambini palestinesi alla vita, alla salute, all'educazione in Cisgiordania, a Gerusalemme e Gaza occupati, è stata testimone degli orrori della violenza e della guerra, della frustrazione e dell'odio crescente che l'oppressione militare di un intero popolo genera e dei danni irrimediabili che essa provoca nei corpi e negli animi di bambini e giovani.

"Crediamo che tutto questo debba finire. Che debba venire richiesta e, se necessario, imposta, la fine dei bombardamenti e delle operazioni militari a Gaza. Subito. E che la comunità internazionale si faccia garante di un processo di pace giusto che porti al riconoscimento dei diritti nazionali legittimi del popolo palestinese. Solo così anche i legittimi diritti dei bambini, delle donne e della popolazione israeliana alla vita e alla sicurezza possono essere garantiti", ha dichiarato Raffaele K Salinari, presidente di Terre des hommes Italia.

Per ulteriori informazioni in Palestina:
Piera Redaelli (Ramallah) - cell. 00 972 599307693

in Italia: Raffaele K. Salinari - cell. 329 2253773
www.terredeshommes.it

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