E' in corso un grande cambiamento per l'infanzia nei Paesi economicamente più avanzati. Lo rivela uno studio presentato ieri dall'UNICEF Centro di Ricerca Innocenti.
Secondo l'Innocenti Report Card 8, "Come cambia la cura dell'infanzia", gran parte della generazione che attualmente è in fase di crescita nei Paesi economicamente avanzati trascorre la maggior parte dell'infanzia in strutture fuori casa.

Circa l'80% dei bambini dai 3 ai 6 anni del mondo ricco frequenta una struttura di servizi educativi e assistenza per la prima infanzia. Per i bambini sotto i 3 anni la percentuale si attesta intorno al 25%, fino ad arrivare al 50% nei singoli Paesi OCSE.
Negli ultimi dieci anni in molti paesi si è iniziato a registrare un forte aumento del numero di bambini di età inferiore a 1 anno che viene assistito fuori casa.
Questi cambiamenti in parte riflettono le nuove opportunità occupazionali per le donne, ma in parte anche le loro nuove esigenze. Più povera è la famiglia maggiore è pressante la necessità di tornare a lavorare il più presto possibile dopo la nascita; spesso si tratta di posti di lavoro non qualificati e mal retribuiti.

Basandosi su valutazioni di esperti universitari e governativi, il Report Card 8 propone dieci parametri di riferimento per monitorare e paragonare i progressi nei servizi educativi e nella cura della prima infanzia nei paesi OCSE.
«I parametri di riferimento proposti devono essere considerati come un primo passo verso l'istituzione di una serie di standard minimi che facilitino buoni sviluppi nella prima infanzia» ha detto Marta Santos Pais, Direttore dell'UNICEF Centro di Ricerca Innocenti.

Allo stato attuale, solo la Svezia soddisfa tutti i dieci parametri suggeriti, seguita dall'Islanda, che ne soddisfa nove, e da Danimarca, Finlandia, Francia e Norvegia, che ne soddisfano otto.
Questi sono gli stessi sei paesi ai vertici della classifica riferita alla spesa dei governi per i servizi alla prima infanzia.
«I diritti dei bambini non iniziano a 5 anni; eppure la fascia 0-5 anni è stata spesso trascurata» ha detto il Presidente dell'UNICEF Italia Vincenzo Spadafora «I rendimenti sugli investimenti nell'educazione e nell'assistenza all'infanzia possono arrivare fino a 8 dollari per ogni dollaro investito. Secondo questo Rapporto, l'Italia soddisfa solo 4 parametri su 10.»

I 4 parametri comparativi (standard minimi di base) su 10 sono:

° un Piano Nazionale che dia priorità alle persone svantaggiate

° servizi educativi per l'infanzia finanziati e qualificati per l'80% dei bambini di 4 anni

° formazione dell'80% di tutto il personale di assistenza all'infanzia

° 50% del personale dei servizi educativi per l'infanzia qualificati con istruzione di livello universitario e relative qualifiche

Progressi nelle conoscenze scientifiche

I progressi nelle conoscenze scientifiche dello sviluppo precoce del cervello confermano che la qualità delle cure e l'interazione nei primi mesi e anni di vita del bambino sono fondamentali per quasi tutti gli aspetti del suo sviluppo.
I cambiamenti in corso portano con sé il potenziale di grandi benefici e allo stesso tempo di grossi danni.

Scarsa qualità di assistenza dei bambini - continua il Rapporto - può dar luogo a fondamenta deboli e traballanti per l'apprendimento futuro, e ciò vale sia per lo sviluppo di competenze cognitive e linguistiche sia per lo sviluppo psicologico ed emotivo.

«L'alta qualità dei servizi educativi e della cura hanno un enorme potenziale nel migliorare lo sviluppo cognitivo, linguistico e sociale dei bambini» afferma Marta Santos Pais, Direttore dell'UNICEF Centro di Ricerca Innocenti «può contribuire a rafforzare l'istruzione, limitare l'iniziale situazione di svantaggio, promuovere l'inclusione, diventare un investimento su buone pratiche di cittadinanza e migliorare il progresso per le donne.»

Alcuni Paesi OCSE - dice il Rapporto - si sono impegnati sulla questione dei bambini, perseguendo politiche volte a realizzare i benefici potenziali.

In altri si sta procedendo con strutture di cura ad hoc per bambini con meno garanzia di qualità. Molti altri paesi avranno bisogno almeno di raddoppiare gli attuali livelli di spesa per i servizi per la prima infanzia - conclude il Rapporto - se si vogliono raggiungere gli standard minimi accettabili.

Approfondimenti

Il Report Card numero 8 dell'UNICEF Centro di Ricerca Innocenti (687.56 KB)
Dati sull'Italia e parametri standard (28.66 KB)

Partner della formazione

ConfiniOnline fa rete! Attraverso la collaborazione con numerosi enti profit e non profit siamo in grado di rivolgere servizi di qualità a costi sostenibili, garantendo ampia visibilità a chi supporta le nostre attività. Vuoi entrare anche tu a far parte del gruppo?

Richiedi informazioni