Harare / Roma, 5 dicembre 2008 - L'epidemia di colera che colpisce lo Zimbabwe ha ormai raggiunto tutte le province del paese. Le aree più colpite sono quelle dei sobborghi densamente abitati di Harare (Budiriro, Mbare, Glen View e Glen Norah) dove le equipe di Medici Senza Frontiere (MSF) hanno messo in piedi due Centri per il Trattamento del Colera che possono accogliere 200 casi gravi ciascuno. Ad Harare è stato registrato circa il 50% dei casi di colera nel paese, e MSF ha già trattato 4mila pazienti. La seconda città più colpita è quella di Beitbridge, nel sud del Paese, dove è stato registrato il 25% dei casi, e dove MSF ha già trattato 3mila persone. Infine, nel distretto di Mudzi è stato registrato l'11% di tutti i casi del paese, e lì MSF ha già curato più di 1300 persone.
In questo momento MSF è la sola organizzazione medica nel paese in grado di rispondere in maniera efficace all'emergenze colera. MSF ha già trattato oltre 8mila persone, ovvero l'85% di tutti i casi di colera del paese.
In Zimbabwe, oltre ad assistere la popolazione colpita dal colera, i team di MSF continuano a fornire assistenza medica gratuita a oltre 33mila persone sieropositive.
MSF lancia un appello ai donatori perché contribuiscano al Fondo Emergenze, un fondo creato da MSF per finanziare gli interventi di emergenza come guerre, epidemie, catastrofi naturali ed emergenze nutrizionali.
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Medici Senza Frontiere è la più grande organizzazione medico-umanitaria al mondo. Nel 1999 è stata insignita del Premio Nobel per la Pace. Opera in oltre 60 paesi portando assistenza alle vittime di guerre, catastrofi ed epidemie.