In occasione della Giornata internazionale dei Diritti Umani, che ricorre il 10 dicembre 2008, l'AIFO lancia un appello a tutti gli attori internazionali, nazionali e locali affinché mettano in atto politiche volte a dare attuazione concreta ai diritti umani, in particolare delle persone più deboli ed emarginate, per l'uguaglianza ed una più efficace lotta alle discriminazioni.
Sarà celebrata il 10 dicembre la Giornata internazionale dei Diritti Umani, in coincidenza con il 60° anniversario della Dichiarazione Universale dei diritti umani. Per tale importante ricorrenza, l'AIFO esprime il vivo auspicio che la Dichiarazione riceva concreta attuazione soprattutto nei confronti delle persone più marginalizzate della comunità mondiale: i malati di lebbra, le persone con disabilità, i bambini in contesti di grave disagio sociale.
"Vengo quotidianamente a contatto con la realtà di persone che lottano per vivere con dignità pur senza riuscire a soddisfare le proprie necessità primarie. Bambini senz'acqua potabile. Madri che guardano i loro figli morire perché non possono permettersi di acquistare neanche le medicine più essenziali. E bambini che possono solamente sognare di andare a scuola. Ma ho anche visto persone che lavorano duramente per uscire da una situazione di povertà, genitori che rinunciano a esserlo per mandare le loro figlie a scuola, persone che lavorano duramente in condizioni difficili per guadagnare abbastanza e garantire così la sussistenza della loro famiglia". Queste sono le parole di Mons. Desmond Tutu, Arcivescovo emerito di Città del Capo e premio Nobel per la Pace, per chiedere al Governo italiano di non tagliare i fondi destinati agli aiuti per i paesi poveri.
"Tutti gli esseri umani nascono liberi ed eguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e di coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza". Inizia così la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, che fu adottata dall'Assemblea Generale delle Nazioni Unite il 10 dicembre 1948.
I trenta articoli di cui si compone sanciscono i diritti fondamentali di ogni persona. Vi si proclama il diritto alla vita, alla libertà e sicurezza individuali, ad un trattamento di uguaglianza dinanzi alla legge, senza discriminazioni di sorta, ad un processo imparziale e pubblico, ad essere ritenuti innocenti fino a prova contraria, alla libertà di movimento, pensiero, coscienza e fede, alla libertà di opinione, di espressione e di associazione. Vi si proclama inoltre che nessuno può essere fatto schiavo o sottoposto a torture o a trattamento o punizioni crudeli, disumani o degradanti e che nessuno dovrà essere arbitrariamente arrestato, incarcerato o esiliato. Vi si sancisce anche che tutti hanno diritto ad avere una nazionalità, a contrarre matrimonio, a possedere dei beni, a prendere parte al governo del proprio paese, a lavorare, a ricevere un giusto compenso per il lavoro prestato, a godere del riposo, a fruire di tempo libero e di adeguate condizioni di vita e a ricevere un'istruzione. Si contempla inoltre il diritto di chiunque a costituire un sindacato o ad aderirvi e a richiedere asilo in caso di persecuzione.
Il 2008 ha visto alcuni importanti sviluppi: l'approvazione della nuova Convenzione sui diritti delle persone disabili durante l'assemblea delle Nazioni Unite nel maggio 2008 e l'approvazione di una Dichiarazione per l'eliminazione della discriminazione contro i malati di lebbra durante la riunione del Consiglio delle Nazioni Unite per i Diritti Umani nel giugno 2008.
AIFO invita tutti i suoi partner nei Paesi in via di sviluppo a farsi attori diretti per esercitare pressione sulle autorità e istituzioni locali per far rispettare i diritti umani delle persone più deboli e emarginate.
AIFO è attiva con i suoi 66 gruppi sparsi in tutto il territorio italiano per sensibilizzare promuovere una mentalità di solidarietà e di sostegno verso le fasce più deboli.
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