Continuano a rimanere impuniti in Darfur gli stupri e le violenze sessuali commesse sia dai soldati che dai miliziani. Lo denuncia un rapporto presentato oggi a Ginevra dalle Nazioni Unite che accusa l'inerzia delle autorita' del Sudan, responsabili di non perreguire i responsabili. ''Abbiamo notizia ogni settimana nuovi casi di stupro di donne e di ragazze - si legge nel dossier - Il governo del Sudan deve riconoscere la vastita' del problema e adottare le azioni concrete per porre fine al clima di impunita' in Darfur''. L'Alto commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani, Louise Arbour, ha denunciato le autorita' di Khartoum davanti al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, definendoli ''incapaci o poco propensi ad arrestare i responsabili''. L'organizzazione umanitaria 'Medici senza frontiere' ha stimato lo scorso giugno che soltanto nei quattro mesi precedenti circa 500 donne hanno subito violenze sessuali. Vita, 29 luglio 2005

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