Il ministro Lucio Stanca risponde alle interrogazioni sul progetto di connessione telematica della PA italia. Rispondendo in aula a Palazzo Madama a una interrogazione del sen. Franco Bassanini e di altri senatori sul progetto di connessione telematica nella PA italiana, noto come Spc (Sistema pubblico di connettività), Lucio Stanca, ministro per l'Innovazione e le Tecnologie ha dichiarato che non ci sono elementi giuridici e tecnici che giustifichino la sospensione del bando di gara per la realizzazione del Sistema pubblico di connettività e della Rete Internazionale della Pubblica Amministrazione, ossia del più grande e complesso progetto mai definito in Italia nel campo delle telecomunicazioni e della telematica nel settore pubblico. Una sorta di "autostrada" digitale destinata a collegare in banda larga tutte le amministrazioni pubbliche, centrali e locali, nonché le loro sedi all'estero in modo omogeneo, efficiente, veloce e sicuro. Il ministro ha inoltre spiegato che: «La complessità del progetto non rende idoneo l'uso della semplice rete Internet, come confermato dallo studio di fattibilità avviato nel 2003 che ha coinvolto rappresentanti degli enti locali, del mondo accademico, di associazioni di categoria del settore Ict e delle aziende di telecomunicazioni, i cui 12 documenti finali sono stati approvati pure dalla Conferenza Unificata. Dallo studio è emerso che la rete Internet non può soddisfare le elevate esigenze di continuità e varietà dei servizi, di qualità e di standard, compresi quelli di sicurezza, richiesti dalle Pubbliche Amministrazioni. Non a caso anche in altre analoghe situazioni, in Italia e all'estero, si sono realizzate infrastrutture di comunicazione con simili caratteristiche. Non siamo, perciò, i primi a pensare di utilizzare una rete specifica per questo tipo di comunicazione integrata: anche la Pubblica Amministrazione francese ha una rete dedicata basata su protocollo Internet e gli Usa dispongono della rete Gov.net del tutto separata da Internet». Da un punto di vista economico, secondo il ministro, Spc promuove il mercato dei servizi di telecomunicazione a livello nazionale e locale, sostenendo così lo sviluppo delle reti territoriali nelle zone del Paese ancora prive di tali infrastrutture. E comunque, ha assicurato Stanca, «non si tratta di un progetto oneroso in quanto l'importo di 1,2 miliardi di euro in cinque anni è riferito a costi d'uso già sostenuti dalle amministrazioni, per le quali si stima anzi, in futuro, un notevole risparmio, a parità di servizi utilizzati». Infatti, ha precisato Stanca «la base d'asta della gara è stata determinata proprio tenendo conto degli attuali livelli di spesa sostenuti dalle amministrazioni ed il meccanismo prescelto, basato sul prezzo più basso, non potrà che consentire un risparmio di spesa». Top Trade, 2 Luglio 2005

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