(Milano) Mentre è in atto una protesta dei dipendenti del Tribunale di Venezia per la costante carenza di organico, Amici dei Bambini rilancia una proposta che mira a eliminare l'idoneità del Tribunale per i Minorenni alle aspiranti coppie adottive.

Oggi l'idoneità dei Tribunali rappresenta, infatti, un ostacolo per l'adozione. Famiglie e bambini rimangono in attesa di una decisione dei giudici per tanto, troppo tempo. Una coppia deve aspettare in media 15 mesi per ottenere l'idoneità invece dei 6 previsti dall'iter adottivo, ed è solo l'inizio di una lunga serie di attese prima di incontrare il proprio figlio. Oltretutto si tratta di una tappa inutile: la quasi totalità delle famiglie ottiene l'idoneità, superflua rispetto alla valutazione dei servizi sociali e degli enti autorizzati.

Nel frattempo i bambini continuano a trascorrere le loro giornate tra le mura degli istituti, in attesa di essere adottati da una mamma e un papà. Occorre quindi passare da un sistema di selezione delle coppie dispendioso e inutile a un percorso più approfondito di accompagnamento e formazione delle famiglie. Solo così le coppie possono essere preparate ad accogliere nel migliore dei modi il loro figlio.

Il caso del Tribunale per i minorenni di Venezia è esemplare. I funzionari sono stati costretti ad accantonare le nuove domande di adozione nazionale e internazionale per quattro mesi a causa della mancanza del personale necessario a esaminare le richieste delle aspiranti famiglie adottive.
A novembre la macchina burocratica si è rimessa in moto, ma nel frattempo tante famiglie venete sono rimaste in attesa di poter avviare le pratiche adottive. E' di ieri la notizia riportata dal quotidiano "La Repubblica" di un ennesimo taglio delle spesa del Tribunale di Venezia: gli organici sarebbero scoperti fino al 40% per quanto riguarda il personale amministrativo.

La proposta di Ai.Bi. trova riscontro nelle posizioni di esperti della materia e presidenti degli stessi Tribunali per i Minorenni: Camillo Losana, già presidente del Tribunale per i minorenni di Torino, ha evidenziato che l'idoneità alle coppie dovrebbe essere valutata e decisa non dal giudice, bensì dai servizi territoriali.

Il caso specifico evidenzia anche la necessità di una modifica della legge 476/98 sull'adozione, come più volte evidenziato da Amici dei Bambini, che preveda l'eliminazione del decreto di idoneità del Tribunale per i minorenni a favore di una valutazione dei soli servizi sociali territoriali.

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