Viareggio Centro Congressi Principe di Piemonte 3, 4 e 5 dicembre 2008.
7.580.745 milioni di ore di volontariato nel corso del 2007. 273.000 iscritti, quasi 40.000 volontari (il 45% è costituito dadonne), 1500 sedi in tutta Italia. Un numero di persone assistite più che raddoppiato negli ultimi due anni.
Nel corso del 2007 quasi 363.000 persone hanno usufruito dei servizi di aiuto del Filo d'Argento - il servizio di telefonia sociale dell'Auser dotato dal 2002 di un Numero Verde Nazionale -Erano 156.000 nel 2005. Sono numeriche fanno di Auser RisorsAnziani, nata vent'anni fa,la più rappresentativa associazione italianadi anziani volontari.
I prossimi 3, 4 e 5 dicembre l'Auser terrà a Viareggio il suo VII Congresso Nazionale, con la partecipazione di 350 delegati da tutta Italia in rappresentanza dei 273.000 iscritti. Un appuntamento durante il quale l'associazione definirà linee e strategie politiche e organizzative per i prossimi quattro anni. Tema centrale di discussione "Volontariato e associazionismo tra sviluppo umano e logiche di mercato".
L'Auser è un'associazione sempre più chiamata a confrontarsi con problemi e bisogni crescenti degli anziani, con una difficilissima situazione economica e sociale del Paese, conun sistema di welfare soggetto a profondi cambiamenti, meno di cittadinanza e piùcompassionevole, scaricato sulle spalle del terzo settore e delle famiglie.
«Stanno venendo al pettine inodi di una politica del governo nazionale che inciderà profondamente nella vita dei cittadini - sottolinea il presidente nazionale Michele Mangano- La politica sociale del Governo punta in modo chiaro ad una riduzione dell'intervento dello Stato nel sistema dei servizi pubblici lasciando più spazio all'intervento privato. Non vogliamo adeguarci e cambiare pelle,maribadire la nostra idea di ruolo integrato e sussidiario del volontariato e di intervento complementare del terzo settore nella vita sociale del Paese».
Una diversa idea della vecchiaia
L'Auser giunge a questo VII Congresso Nazionale fortemente impegnata a promuovere una diversa idea della vecchiaia, a sfatare luoghi comuni ancora fortemente radicati. La sfida dell'Auser è una vera e propria battaglia culturale a favore di cittadini invisibili perché non più produttivi.
L'estesa fascia demografica che va dai 60 agli 80 anni non chiede solo politiche volte all'assistenza ma il riconoscimento ad una prospettiva di bene-essere, di bene stare. La politica e l'economia continuano a vedere, invece, questi cittadini solo in termini di costi economici e sociali. Bisogna rovesciare tale impostazione che affronta la questione solo in termini di emergenza e non si misura con il diritto ad un progetto di vita, personale e civilmente riconosciuto, di oltre il 22% della popolazione italiana.
All'idea degli anziani come costo si associa una rappresentazione culturale della condizione degli anziani intristita e superficiale: in realtà non siamo in presenza di una galassia indistinta ma di persone a cui corrispondono problematiche diverse, in relazione alla diversa condizione di salute, di reddito, di istruzione, di integrazione relazionale o di solitudine. Siamo in presenza di diversi mondi vitali che possono alimentare il capitale sociale del Paese. Invecchiare bene non è solo un fatto di salute, ma è anche disponibilità al cambiamento, apertura al nuovo, esercizio di autonomia progettuale e di speranza.
«Per il nostro Paese, - prosegue Mangano- rivendichiamo politiche di sostegno all'invecchiamento attivo, un vero e proprio piano regolatore che corrisponda alla prospettiva di una società nuovameno ancorata alla rigida separazione tra fasi vitali: fasedell'apprendimento, fase della produzione, fase del riposo. Lo sviluppo si misura non solo con la crescita del Pil: richiede altri indicatori: salute, istruzione, coesione.»
Mercoledì 3 dicembreInizio lavori ore 14 con la relazione introduttiva del presidente nazionale AUSER Michele Mangano. Ore 17,15 Intervento di Carla Cantone, Segretario Generale SPI CGIL
Giovedì 4 dicembreSegnaliamo alle ore 16.00 la Tavola Rotonda"Volontariato e associazionismo tra sviluppo umano e logiche di mercato".
Partecipano:Carlo Donolo, Ordinario di Sociologia delle Istituzioni e dei sistemi complessi Università La Sapienza Roma; Francesco Fistetti, Ordinario di Storia della Filosofia Contemporanea Università di Bari; Maria Guidotti, Portavoce Forum terzo settore; Alessandro Montebugnoli, Presidente Servizi Nuovi; Morena Piccinini, Segretario Confederale CGIL; Renzo Scortegagna, docente di Sociologia dell'Organizzazione Università di Padova.
Coordina:Paola Springhetti, giornalista direttore di Reti Solidali.
Scarica il programma completo in formato pdf Giusy Colmo
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