Caritas Goma ci informa che nei giorni scorsi vi è stato il sacheggio da parte di membri dell'esercito congolese (FARDC) di uno dei centri di transito e orientamento del progetto di recupero degli ex bambini soldato, sostenuto da Caritas italiana e da alcune Caritas diocesane. Si tratta del centro della Parrocchia del villaggio di Kanyabayonga, dove 4 educatori sono stati molestati e materiali e viveri sono stati rubati. I 30 ragazzi ospitati sono fuggiti durante la notte, per poi rietrare timidamente al centro la mattina successiva. Caritas Goma prevede di trasferirli al Centro Don Bosco nella città di Goma onde evitare ulteriori e più gravi attacchi.

Martedì 11 novembre è poi iniziata una missione congiunta di Caritas Congo, Caritas Goma e la Caritas inglese per valutare la situazione umanitaria nel territorio di Rutshuru e per rendersi conto della situazione degli sfollati dopo la presa da parte dei ribelli del CNDP di Nkunda di alcune località della zona. Questa missione cercherà di capire più precisamente la situazione dei vecchi e nuovi sfollati. In particolare verranno raccolte informazioni sulla situazione da un punto di vista della sicurezza personale e della situazione sanitaria, alimentare e nutrizionale; inoltre verranno valutati i bisogni di beni non alimentari di prima necessità e l'approvigionamento d'acqua e la sua purificazione. Si prevede che la missione duri quattro giorni e visiti il capoluogo della zona, Rutshuru appunto, e le località di Kiwanja, Karambi, Jomba, Kalengera, Kako, Ntamugenga, Rugari, Rumangabo, Kabaya e Kibumba; tutte a nord della città di Goma.

Intanto, mentre la diplomazia internazionale e africana è al lavoro, Caritas di Goma, con il supporto della rete internazionale Caritas, di cui fa parte anche Caritas Italiana, prosegue le attività di assistenza nelle vicinanze della città e, al momento, sta curando la distribuzione dei viveri forniti dal Programma Alimentare mondiale. In particolare si sta occupando di 64.122 persone, presso i campi per sfollati di Mugunga I e II, Bulengo e Buhimba. L'équipe di Caritas Goma, incaricata dell'assistenza alle vittime di violenze sessuali, ha inoltre registrato 39 nuovi casi, di cui 10 presso il campo di Mugunga.

Fin dall'inizio di questa nuova crisi Caritas Italiana, in costante contatto con i responsabili della Caritas nazionale e delle Caritas diocesane coinvolte, ha già risposto con un primo contributo di 50.000 euro e rilancia ora un appello ai donatori per garantire generi non alimentari di prima necessità per circa 15.000 famiglie (90.000 persone).

A questo dramma se ne aggiunge un altro, che sta colpendo la Provincia orientale del Paese, in una zona al confine con il Sudan intorno alla città di Dungu Duruma: circa 56.000 profughi sono in fuga dopo un attacco da parte del gruppo ribelle ugandese del "Lord Resistance Army", che ha sconfinato in Congo, per fare razzie. Secondo fonti di Caritas Congo, LRA ha anche proceduto al reclutamento forzato di bambini e bambine. Anche in questo caso la Caritas nazionale, sta organizzando un intervento di emergenza per assistere 4.000 famiglie costrette a fuggire e rimaste senza nulla.

Caritas Italiana lavora da anni in tutta la Repubblica Democratica del Congo a fianco della Caritas locale in progetti d'emergenza, riabilitazione e sviluppo; in particolare è impegnata in un programma per il recupero dei bambini-soldato.

Inoltre segue e conosce molto bene la regione scenario degli scontri attuali perché sostiene da tempo la Caritas diocesana di Goma in progetti di microcredito, sviluppo rurale e sanitario. Foto per gentile concessione di www.alertnet.org e di Caritas Congo

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