CSVnet presenterà oggi alla stampa, alle ore 11.30 a Roma (presso il Forum del Terzo Settore, in piazza Mattei, 10) le iniziative che sta promuovendo a sostegno delle organizzazioni di volontariato escluse per errori formali dal cinque per mille.
In particolare, il Coordinamento Nazionale dei Centri di Servizio per il Volontariato fornirà un aggiornamento sui ricorsi che centinaia di organizzazioni di volontariato stanno preparando in tutta Italia con il sostegno di CSVnet e di tutta la rete dei CSV e la proposta normativa preparata con la consulenza di un team di esperti per la riammissione delle associazioni ingiustamente escluse dal beneficio.
All'incontro, che sarà moderato dal direttore editoriale di Vita Riccardo Bonacina, hanno assicurato la loro presenza: on. Eugenia Roccella, sottosegretario al Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali; senatore Tiziano Treu, componente del Comitato Promotore dell'Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà; on. Livia Turco, parlamentare del Pd e promotrice del Tavolo di confronto tra parlamentari e Terzo settore; on. Raffaello Vignali, parlamentare Pdl e componente del Comitato Promotore dell'Intergruppo Parlamentare per la Sussidiarietà; Luigi Bulleri, coordinatore della Consulta del Volontariato presso il Forum del Terzo Settore; Pier Giorgio Licheri, presidente della Convol; Marco Granelli, presidente di CSVnet; Maria Guidotti, portavoce del Forum Terzo Settore.
Il cinque per mille, lo ricordiamo, rappresenta per le organizzazioni di volontariato un sostegno fondamentale per le loro attività. Banali errori formali hanno causato l'esclusione di centinaia di associazioni e di un totale di 5.609 organizzazioni (tra onlus, volontariato, associazioni e fondazioni) per il 2006, unico anno per il quale sono disponibili dati definitivi.
L'esclusione, secondo CSVnet, rappresenta anche la lesione di un diritto soggettivo, perché annulla la scelta fatta dai contribuenti verso enti di loro fiducia nel momento della dichiarazione dei redditi.
Di qui la decisione di predisporre quanto necessario per un ricorso collettivo, il primo nel suo genere, che arriva dopo aver appoggiato nei mesi scorsi un'istanza di autotutela promossa da "Vita Magazine" che non ha avuto alcun riscontro da parte del Governo, e dopo aver chiesto formalmente ai ministeri competenti e all'agenzia delle entrate un intervento urgente per la riammissione delle organizzazioni escluse.