di Redazione "Nei Paesi in via di sviluppo, c'è bisogno di piccoli progetti rurali che possano progressivamente far evolvere il tessuto preesistente senza elementi devastanti. Occorre, infatti, evitare innovazioni drastiche portate da un'economia industrializzata, gestita da soggetti economici forti come le multinazionali, che gia' negli anni passati hanno portato alla distruzione dei terreni agricoli e del personale impiegato nel lavoro. Solo così la produzione agricola e l'esportazione potranno realmente rappresentare un traino forte per lo sviluppo dell'intera economia". Lo ha affermato il ministro delle Politiche agricole, Gianni Alemanno, intervenendo nella seconda giornata del convegno organizzato dalla Legacoop Lazio, in collaborazione con la Camera di commercio di Roma e la Legacoop nazionale, sul tema "L'impresa cooperativa, l'Europa e le regioni del Mediterraneo". "Il vero ostacolo allo sviluppo, ha proseguito Alemanno- è rappresentato dal mancato utilizzo dei fondi messi a disposizione dai Paesi sviluppati. In questo senso, risulta fondamentale il ruolo delle cooperative, che per vocazione tendono a costruire modelli di impresa partecipati, che mirano a migliorare la capacità di investimento, di competitività e di gestione. Integrare le piccole e medie imprese presenti in loco in un sistema cooperativo, ha concluso, potrebbe risultare fondamentale per la creazione di un'area di libero scambio". Vita, 15 luglio 2005

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