"Il ferimento dei cinque ragazzini di età compresa tra i 12 e i 16 anni avvenuto l'altra sera a Secondigliano e' un segnale che le istituzioni non possono sottovalutare" -afferma Enrico Maria Borrelli, Presidente Nazionale AMESCI.
"Se in una città civile come Napoli e' possibile compiere un vero e proprio agguato e ferire cinque adolescenti c'e', prima di tutto, un problema di ordine pubblico. Ma non solo. Le ricostruzioni degli inquirenti escludono la matrice di camorra e parlano invece di un regolamento di contri tra bande rivali. Ciò che lascia basiti e' l'efferatezza della violenza di questi ragazzi.
E' oramai evidente che c'e' sempre più un problema che attiene alle periferie di questa città, al degrado in cui versano. Chi come noi incontra quotidianamente migliaia di giovani in tutta Italia sa che da loro passano le speranze vere e reali di una sconfitta della criminalità organizzata.
Certo, finchè le giovani generazioni di questa città saranno prive di spazi sociali e di aggregazione sani, sarà sempre più difficile la battaglia dello Stato contro l'AntiStato".
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