"In Italia paghiamo ancora un prezzo troppo alto per la mortalità a causa di cirrosi epatiche e malattie croniche di fegato così come per incidenti stradali che in alcune province, fino al 57% dei casi, sono attribuibili ai consumi di alcol. Accanto a queste condizioni particolarmente legate a dinamiche di dipendenza, abuso o uso dannoso non vi è dubbio che vi sono seri problemi relativi alla conoscenza, all'informazione nonché alla responsabilità individuale.
Il 70% degli italiani non ha idea di come si arrivi al limite di legge previsto per l'idoneità alla guida. Il 50% delle donne continua a bere in gravidanza. Il nostro compito è dunque quello di informare, sensibilizzare contesti, professionisti (a cominciare dai medici di famiglia), cittadini, ad un corretto rapporto con l'alcol nel rispetto delle scelte individuali e della responsabilità collettiva".
Lo ha detto il Sottosegretario Eugenia Roccella alla Prima Conferenza Nazionale sull'Alcol "Più salute, meno rischi. Costruire alleanze per il benessere e la sicurezza", svoltasi a Roma il 20 e il 21 ottobre 2008, presso il Centro Congressi del Grand Hotel Parco dei Principi.
Promossa dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali, in collaborazione con la Consulta nazionale sull'alcol e sui problemi alcolcorrelati, la Conferenza ha messo a confronto i rappresentanti del mondo scientifico, dei servizi, dell'associazionismo del privato sociale, delle istituzioni, della produzione per condividere e scambiare conoscenze, trasferire saperi e costruire alleanze in materia di problemi alcolcorrelati.

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