Dopo il violento nubifragio che ha colpito una vasta area della Sardegna, la Caritas di Cagliari si è prontamente attivata. Solo nel comune di Cagliari, circa 100 famiglie hanno avuto le case completamente allagate da acqua fangosa. Il pronto intervento della Protezione civile e dei volontari collegati alla Caritas e provenienti dalle parrocchie è riuscito a limitare i disagi. Occorre ora riattivare impianti e servizi e soprattutto consentire alle famiglie di rientrare in casa e a riammobiliare le abitazioni.

Il comune di Capoterra è il più colpito, in particolar modo nelle località di Poggio dei Pini, Frutti d'oro e Rio S.Girolamo. Poggio dei Pini ha avuto ingenti danni soprattutto dal punto di vista della viabilità con crollo di ponti e di uno sbarramento di un laghetto artificiale.

Questo ha comportato l'isolamento, anche elettrico e telefonico, di varie zone abitate. Frutti d'oro e Rio S.Girolamo fanno parte della parrocchia Maria Madre della Chiesa, la più colpita con oltre duecento famiglie sfollate. La parrocchia è diventata un centro di prima accoglienza nelle fasi iniziali e ora organizza le attività di soccorso alle famiglie colpite.
"La Caritas - dice don Marco Lai, direttore della Caritas di Cagliari - sta coordinando molti giovani della parrocchia e altri volontari provenienti da altre parrocchie, che stanno offrendo i primi aiuti per i bisogni più urgenti: liberare le abitazioni dai liquami e dal fango, liberare le strade da tutti gli ingombri, aiutare le famiglie nell'opera di ripulitura delle abitazioni, servire pasti caldi, sia alla mensa attrezzata in parrocchia che di casa in casa".
La Caritas ha anche visitato, insieme al vescovo ausiliare, le altre parrocchie colpite dall'alluvione, confortando la popolazione e dando sostegno ai parroci. Sono stati inoltre inviati gruppi di volontari ed è stato fornito un sostegno economico per l'acquisto di viveri e attrezzature utili per i lavori di primo intervento.

Caritas Italiana ha subito espresso vicinanza e ora lancia un appello alla solidarietà promuovendo una raccolta di fondi ed invitando le Caritas diocesane italiane ad attivarsi per sostenere gli sforzi della Chiesa locale.

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