Il protocollo prevede la cooperazione tra ANCI e UNICEF per promuovere la cittadinanza attiva dei bambini e degli adolescenti nelle comunità locali, iniziative in favore dei minori svantaggiati (con speciale attenzione per quelli stranieri non accompagnati) e la conoscenza della Convenzione ONU sui diritti dell'infanzia e dell'adolescenza.

L'accordo prevede anche studi e indagini statistiche sull'impatto delle politiche locali sull'infanzia e il sostegno dell'ANCI al programma UNICEF "Città amiche delle bambine e dei bambini".
Di seguito pubblichiamo la dichiarazione del Presidente dell'UNICEF Italia, Vincenzo Spadafora.

"Appello ai giovani amministratori: i temi della tutela dell'infanzia e dell'adolescenza antidoto alla sfiducia nella politica" 

«Il protocollo firmato oggi ha un valore non solo simbolico ma concreto perché consente all' UNICEF Italia di ribadire il suo impegno nei confronti dei bambini di tutto il mondo, e in particolare di quelli italiani.
È proprio dal livello locale che deve partire una forte azione a favore dell'infanzia in un momento storico nel quale emergono sempre più fenomeni come il bullismo o lo sfruttamento sessuale, fenomeno, questo, spesso associato a bambini che vivono in condizioni di vita precarie.

L'UNICEF, che si occupa dei bambini del mondo, vuole nella sua azione partire con forza dalla realtà italiana impegnandosi in azioni sempre più concrete. Sosteniamo infatti la necessità per i comuni di avere le risorse necessarie, oggi non sufficienti, da destinare all'infanzia, che siano il riflesso di un impegno di cui il governo deve in tempi brevi farsi carico.

Esistono già buone prassi ma occorre fare di più. Per questo il monitoraggio che realizzeremo con la Fondazione Cittalia ANCI Ricerche servirà ad orientare meglio il nostro lavoro.

In vista del ventennale della Convenzione ONU sui diritti dell'infanziaauspico che l'azione politica e culturale si orienti sempre più verso questi temi.
I giovani amministratori, che rappresentano il futuro, sappiano coglierne l'opportunità.
La percezione negativa dell'opinione pubblica nei confronti della politica mi dà la possibilità di lanciare un appello proprio ai tanti giovani impegnati nei tanti piccoli e grandi comuni del nostro Paese.
Spero si battano con forza affinché le tematiche legate all'infanzia non vengano trattate come un fatto accessorio ma diventino parte integrante del loro bagaglio etico e professionale.
In che modo? Rimettendo proprio al centro della loro azione questi temi, solo così si potrà aspirare a riavvicinare la politica alla società. È questo l'unico antidoto per combattere la sfiducia diffusa nei confronti del mondo politico.

Mi auguro ci sia, rispetto a quanto detto, lucidità e "senso del futuro" da parte dei giovani amministratori. L'UNICEF è pronta ad avviare azioni forti insieme a loro al fine di ricostruire un tessuto sociale che oramai si sta sgretolando.

La firma del protocollo ci consente da domani di sperare nella possibilità di avviare con i giovani amministratori una grande riforma culturale del nostro Paese che veda da subito nell'agenda delle prossime attività locali e istituzionali i temi della tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, fiore all'occhiello, spero, del futuro politico di tanti di loro.
Ringrazio a nome dell'UNICEF Italia il Presidente nazionale dell'ANCI Leonardo Domenici per avere con forza sostenuto questa iniziativa e Giacomo D'Arrigo, responsabile di ANCI Giovane per la costanza con cui in questi mesi si è adoperato per arrivare a questo importante appuntamento e la Fondazione Cittalia ANCI Ricerche per l'attività che svolgeremo insieme in futuro.»

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