Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro: "Il caso di Palermo è venuto alla luce grazie al lavoro svolto dalle forze dell'ordine, ma per dare una risposta concreta all'emergenza infanzia occorre sempre anche una responsabilizzazione di tutti i cittadini nel segnalare le principali emergenze che riguardano i bambini e gli adolescenti".

Telefono Azzurro, l'Associazione che da oltre 20 anni è impegnata nell'ascolto e nella tutela dell'infanzia e dell'adolescenza, interviene sulla vicenda che ha visto a Palermo un bambino di appena otto anni usato dal nonno per spacciare droga nell'impresa a conduzione familiare.

Il Professor Ernesto Caffo, Presidente di Telefono Azzurro e Ordinario di Neuropsichiatria Infantile presso l' Università di Modena e Reggio Emilia, ha dichiarato: "Bisogna rendersi conto che la partecipazione dei cittadini nella risoluzione di casi che riguardano lo sfruttamento e l'abuso di minori, è fondamentale, in una logica del ?fare rete' contro le emergenze dell'infanzia e dell'adolescenza".

Telefono Azzurro mette a disposizione dei cittadini la linea 114 Emergenza Infanzia, un numero attivo 24 ore su 24 sette giorni su sette al quale rivolgersi tutte le volte che un bambino è in pericolo.

Nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2006 (data dell'estensione del servizio all'intero territorio nazionale dopo una fase iniziale di sperimentazione) e il 21 luglio 2008, il 114 Emergenza Infanzia ha gestito complessivamente 4.147 situazioni di emergenza che hanno interessato bambini e adolescenti: 310 i casi segnalati dalla regione Sicilia.

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