Roma, 21 ottobre 2008 - «La questione più urgente per le famiglie italiane non è comprare una nuova automobile o un frigorifero, ma arrivare alla quarta settimana. A meno di non puntare alla 'rottamazione' delle famiglie». Così commenta il presidente nazionale delle Acli Andrea Olivero la scelta del governo di favorire con agevolazioni fiscali il mondo dell'industria, rimandando a data da destinarsi gli interventi promessi e annunciati a favore delle famiglie italiane, e operando per giunta un taglio del 32% al Fondo Famiglia per il 2009.

«La risposta alla crisi finanziaria non può andare solo in direzione delle banche e delle imprese», afferma Olivero, che apprezza a questo proposito le parole del governatore di Bankitalia Mario Draghi. «E' urgente e necessario un intervento straordinario per sostenere le famiglie, un segnale di svolta per iniettare fiducia nella società. E' tempo di agire sulla leva fiscale con l'introduzione graduale del quoziente familiare, applicando il nuovo sistema al di sotto di un tetto massimo di 30-40mila euro di reddito familiare, favorendo così i nuclei meno agiati».

«Cambiano le stagioni - conclude il presidente delle Acli - si alternano le maggioranze, ma il terreno delle politiche familiari rimane un deserto: nessun disegno organico, nessun intervento fiscale pensato a misura di chi cresce dei figli».

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