Bruxelles/Parigi - L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR), accoglie con favore l'impegno solenne del Consiglio europeo, contenuto nel Patto Europeo su Immigrazione e Asilo, adottato oggi, di assicurare che le politiche europee in materia di immigrazione e asilo rispettino il diritto internazionale dei rifugiati ed i diritti umani. L'accento posto dalla Presidenza francese dell'UE su immigrazione e asilo costituisce un'importante opportunità per assicurare coerenza fra queste due aree interdipendenti.
Il patto riconosce il principio in base al quale il rafforzamento dei controlli alle frontiere esterne dell'UE non debba impedire l'accesso alla protezione. L'UNHCR si appella all'UE affinché sviluppi misure concrete per assicurare che tale principio venga rispettato. "Non potremo mai avere un''Europa dell'Asilo' se non viene garantito l'accesso nell'UE a chi è in cerca di protezione" ha detto Judith Kumin, Rappresentante dell'UNHCR presso le Istituzioni europee.
L'obiettivo principale del Sistema di Asilo Comune Europeo è quello di assicurare che le persone che necessitano di protezione internazionale possano beneficiarne in tutta l'UE. "Non è ancora così" ha detto la Kumin "la prassi nell'UE varia molto da paese a paese. Per gli afghani, ad esempio, il tasso di riconoscimento della protezione internazionale varia da zero ad oltre l'80%, a seconda dello Stato presso il quale viene fatta richiesta di asilo". Il Patto riafferma l'impegno di eliminare la disparità di prassi sulla concessione o meno dell'asilo nei vari paesi dell'UE. Un risultato positivo, al quale l'UNHCR si augura di poter contribuire, sarebbe quello di rafforzare la cooperazione pratica fra i vari Stati membri attraverso la creazione di un Ufficio di supporto europeo in materia di asilo.
Il Patto lancia un appello per la solidarietà fra gli Stati membri così come fra l'UE ed i paesi terzi. L'UNHCR apprezza che sia riconosciuta la necessità di un meccanismo di ricollocamento all'interno dell'UE delle persone che necessitano di protezione internazionale. Tale meccanismo - che deve essere distinto dal reinsediamento dei rifugiati fuori da paesi terzi - potrebbe alleggerire particolari pressioni subite da alcuni Stati membri.
L'UNHCR accoglie con favore l'appello del Patto per un maggiore coinvolgimento dell'UE nel reinsediamento di quei rifugiati che non hanno potuto beneficiare di protezione effettiva in paesi terzi. Attualmente, solo pochi Paesi membri dell'UE mettono in atto programmi di reinsediamento, e l'UE fornisce solo il 6% circa dei posti disponibili a livello globale per il reinsediamento dei rifugiati. "Ci auguriamo che vengano rapidamente intraprese azioni concertate per un programma europeo di reinsediamento dei rifugiati" ha concluso la Sig.ra Kumin.