Il Tar Marche, a seguito del ricorso presentato dal WWF, ha sospeso in via cautelare la delibera che autorizzava il prelievo in deroga al fringuello per la stagione venatoria 2008/2009. Tale delibera di giunta, n. 963/2008, approvata nel luglio scorso, dava la possibilità a ben 12.000 cacciatori di prelevare, in regime di deroga, il fringuello, nel periodo compreso dal 6 ottobre al 16 novembre 2008, ai sensi dell'art. 9comma 1 lettera c della Direttiva 79/409/CE. La deroga a cacciare le specie di uccelli protette dalla direttiva, da questa classificate come non cacciabili, è uno strumento eccezionale, da attivare solo in via straordinaria, sulla base di motivazioni valide ed esplicite e nel rispetto delle previsioni della direttiva medesima.
Tali condizioni non sono state però rispettate dalla Regione Marche e l'approvazione della delibera in questione è risultata in violazione della Direttiva Uccelli. Da ciò deriva la decisione del TAR Marche, che ha accolto il ricorso del WWF, e sospeso la delibera impugnata, in quanto non conforme alla Direttiva Comunitaria tanto in ordine alla determinazione della "piccola quantità", quanto alla previsione di un controllo efficace attuato tempestivamente.
Conferenza degli assessori all'ambiente delle Regioni: no alla proposta di modifica del DM 184/07.
L'8 ottobre scorso la Conferenza degli assessori delle Regioni, ha votato a maggioranza
contro la proposta di modifica del Decreto 184/07,presentata dal Ministro dell'Ambiente Stefania Prestigiacomo. Tale decreto, ricordiamo, indica i criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di conservazione delle ZSC (Zone Speciali di Conservazione) e ZPS (Zone a Protezione Speciale) ed è stato emanato anche per rispondere, in parte, alla procedura di infrazione avviata a carico del nostro paese, da parte della Commissione europea, in quanto il recepimento della Direttiva Uccelli non era considerato ancora completamente conforme.
Tra le diverse misure di conservazione, valide per tutte le tipologie di ZPS, il DM indica anche il divieto di utilizzo di pallini di piombo, a partire dalla stagione venatoria 2008/2009, divieto che ricordiamo deriva direttamente dalla legge nazionale n. 66 del 2006 di ratifica, da parte dell'Italia, della Convenzione AEWA sulle specie migratorie in Europa. La proposta di modifica al DM 184, presentata dal Ministro Prestigiacomo, tra l'altro, prevedeva proprio il posticipo di un anno per tale divieto, facendo così slittare alla stagione venatoria 2009/2010 la sua effettiva operatività.
Gli assessori all'ambiente delle Regioni, chiamati ad esprimersi su tale proposta, si sono opposti a maggioranza a tale modifica, con l'unica eccezione del Veneto e della Lombardia che si è astenuta dal voto. Il parere negativo è stato quindi inviato alla Conferenza dei Presidenti delle Regioni, cui spetterà decidere in via definitiva sulla proposta di modifica.
Specie cacciabili, calendario venatorio: l'apertura della caccia anche quest'anno sotto il segno dell'estremismo venatorio delle Regioni >>