Tanti eventi per discutere di biodiversità, sicurezza alimentare, filiere agro-alimentari e crisi del cibo, il 17 e 18 ottobre, presso tre cooperative del commercio equo romano Equociquà!, Pangea-Niente Troppo e Tenda dei Popoli. Sono questi i temi al centro della nuova campagna di sensibilizzazione, informazione e mobilitazione che Altromercato lancia in tutta Italia in occasione della giornata mondiale dell'alimentazione.
Sabato 18 ottobre l'evento di Equociquà!La cooperativa onlus Equociquà! presenterà la campagna "Diritto al Cibo" sabato 18 ottobre, a partire dalle 18:00, presso la Libreria Ave, via della Conciliazione 12:
ore 18:00 introduzione al "diritto al cibo", in compagnia del GAS (Gruppo di Acquisto Solidale) del municipio XVII;
ore 18:30 proiezione del documentario "Semi di Libertà" su un progetto di commercio equo in Sri Lanka e sulle lotte per la salvaguardia dei beni comuni - la terra l'acqua l'aria - con un'intervista sulla biodiversità all'economista ambientalista Vandana Shiva;
ore 19:00 aperitivo a base di prodotti equosolidali offerto ai partecipanti.
La campagna "Diritto al Cibo"La crisi alimentare oggi colpisce tutti, nel Nord come nel Sud del mondo, e ci costringe a ripensare i meccanismi di produzione e consumo del cibo, per costruire un'economia diversa che non distrugga le risorse, non degradi gli ecosistemi e non produca sprechi nei supermercati mentre milioni di contadini soffrono la fame. La campagna lanciata dal consorzio Altromercato si propone tre obiettivi:
· sensibilizzare l'opinione pubblica sugli squilibri legati alla globalizzazione del mercato alimentare che impedisce l'accesso al cibo a milioni di contadini;
· valorizzare la proposta concreta del commercio equo, impegnato nella costruzione di un'economia solidale basata sul rispetto dei diritti dei piccoli produttori;
· offrire alle persone l'opportunità di agire questo cambiamento, attraverso gesti quotidiani.
L'attuale modello di produzione di cibo nuoce sia ai piccoli produttori, vittime di speculatori finanziari e intermediatori commerciali, sia a noi consumatori occidentali, costretti a mangiare cibo sempre più caro e scadente. Acquistare prodotti equosolidali e cibi da agricoltura biologica rappresenta invece un'azione concreta da cui partire per manifestare il proprio dissenso rispetto agli squilibri attuali ed esprimere una scelta chiara, a favore di un mercato del cibo più "giusto" per le persone e più sostenibile per l'ambiente.
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